Zero gradi di Roberta Colombo

Il romanzo “Zero gradi” (Giunti Editore, 2019) di Roberta Colombo, medico ematologo e sceneggiatrice, appartiene alla nuova collana editoriale “Terzo Tempo” dedicata ai sentimenti e all’eros nella terza età, diretta da Lidia Ravera.

Sette del mattino di un giorno freddo. Sono qui alla stazione da un po’. Sul binario deserto, quello che porta al mare. Non ci va nessuno verso il mare a quest’ora e con zero gradi.

Isabella Girardiello si trovava alla stazione in attesa di salire sul treno che l’avrebbe condotta a Ostia, cittadina di mare vicino Roma. Quel giorno, 4 febbraio, zero gradi fuori e meno venti gradi dentro di sé, Isabella compiva sessantacinque anni. Mentre si accomodava nel vagone deserto la donna riteneva di aver fatto la scelta giusta per non rimanere sepolta in “quella noia tranquilla”, totalmente immersa in un’esistenza lenta. Neanche il video di buon compleanno inviato dai suoi tre figli ormai adulti, Massimo di trentotto anni, Olivia di trentatrè e Lorenzo di venticinque, era riuscito a scaldare il freddo che la donna avvertiva nell’anima. Dopo essere scesa dal treno Isabella si era diretta verso l’appartamento che aveva preso in affitto. “Grazioso appartamento vista mare”, così l’abitazione veniva descritta nell’annuncio.
Nella mail che il proprietario Luca Mancini aveva inviato a Isabella era scritto di rivolgersi al portiere per ritirare le chiavi. Adesso che la neo affittuaria si trovava nel suo appartamento si riteneva soddisfatta della sua risoluzione perché era un po’ di tempo che la donna cercava una casa tutta per sé, “una casa mia” con il mare davanti. Un posto da scoprire, inventare. Un luogo con un paesaggio diverso, persone diverse, rumori diversi.

“L’idea è molto semplice: rivalutare il presente e dotarsi di un futuro (sogni, aspirazioni, progetti) ha molto più senso che rimpiangere i primi tre decenni di quella lunghissima sfilza di anni che si snoda dietro di noi” ha dichiarato in una recente intervista Lidia Ravera svelando l’idea ispiratrice per la collana “Terzo Tempo”. Come ricorda la Ravera questa è “la prima generazione che, raggiunti i fatidici sessantanni, ha ancora mediamente trentanni da vivere. Perché siamo esploratrici ed esploratori di una terra sconosciuta, di un tempo che non c’era. Siamo il 23% della popolazione italiana”.
Isabella dimostra alle donne ultrassessantenni che non è mai troppo tardi per ricominciare senza rinunciare alle emozioni, all’amore e al sesso. In fondo la donna vuole provare a vivere in un modo nuovo con un paesaggio nuovo, circondata da nuovi amici. “Eccomi qui: terzo piano vista mare”.