Detto Dreamcatcher in inglese l’acchiappasogni viene originariamente associato agli indigeni del nordamerica, in particolare alle tribù dei Cheyenne e Lakota, che vivevano in luoghi molto vicini tra di loro, attualmente gli stati di Dakota e Wyoming. Oltre che alla cultura indigena li si associa anche alla cultura indiana poiché pare siano stati rinvenuti alcuni frammenti di questi peculiari oggetti, risalenti al 300 a.C., anche a Sud dell’India.
Com’è fatto un acchiappasogni? Si tratta di un cerchio esterno fatto di un tipo di legno flessibile, come ad esempio il salice, che rappresenta il ciclo della vita e l’universo; c’è poi una rete con perline, la parte che dovrebbe trattenere i sogni negativi, che poi svaniscono con le prime luci del mattino, per lasciare spazio ai sogni positivi, liberi di fluire; infine ci sono le piume che, secondo una leggenda Cheyenne, stanno ad indicare il volo degli uccelli e, più in generale, l’aria.
Vediamo ora tutto quello che c’è da sapere sull’origine dell’acchiappasogni, il suo significato a partire dall’origine e le leggende ad esso legate.
Acchiappasogni: origine e significato
Qual è la reale origine degli acchiappasogni, il significato e l’utilizzo che se ne faceva presso le tribù indigene? Può sorprendere scoprire che nelle antiche tribù indiane e americane l’acchiappasogni aveva ben altro utilizzo e che il ruolo di scacciasogni lo ha acquisito solo in seguito all’invasione delle Americhe e all’interpretazione e “occidentalizzazione” di questo oggetto. Perché si utilizzava l’acchiappasogni in origine? Per le tribù degli indiani d’america era un oggetto da porre al di fuori della tenda come segnale per informare gli altri abitanti del villaggio e i visitatori della professione praticata in maniera eccellente da chi abitava nella tenda. A seconda del tipo di acchiappasogni, quindi, si potevano facilmente individuare uomini di medicina, cacciatori, guerrieri e così via. Ognuno di questi oggetti differiva dall’altro per colore, piume e disposizione delle perline all’interno della trama di fili: a seconda di questi elementi c’era un codice comune che permetteva di individuare immediatamente la professione di chi viveva nella tenda corrispondente all’acchiappasogni.
Come già anticipato, una volta invase le Americhe gli europei hanno dato un significato tutto loro all’acchiappasogni, connotandolo come un oggetto che serviva ad allontanare i brutti sogni e a favorire quelli belli, motore della crescita spirituale del possessore e dell’utilizzatore dell’oggetto.
Acchiappasogni: le leggende
Ci sono varie leggende che narrano di come è nato l’acchiappasogni. Una prima leggenda parla di come una volta, tanto tempo fa, un capo spirituale dei Lakota ebbe una visione mentre si trovava in cima a un monte: davanti a lui era comparso lo spirito simbolo della ricerca della saggezza, Iktomi, scegliendo la forma di un ragno che tesse la sua tela.
Tessendo la tela il ragno cominciò a raccontare al capo spirituale che in ogni momento della vita ci sono forze in azione, alcune buone, altre cattive. Dando retta alle forze buone si prende la giusta direzione mentre ascoltando le forze cattive si finisce per percorrere la strada sbagliata. Parlando e tessendo, la tela era diventata un cerchio perfetto con un foro al suo centro. Questa tela aveva lo scopo di aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi sfruttando in maniera proficua le proprie idee, i propri sogni e le visioni.
La visione in questione fu messa in pratica tramite la costruzione dell’acchiappasogni, oggetto rappresentativo di quella tela che aveva il compito di vegliare sul mondo onirico di colui che lo ha posizionato sopra il letto durante il sonno.
Un’altra leggenda racconta di Asibikaashi, una donna ragno che aveva il compito di curare il popolo della terra. Asibikaashi vegliava su tutte le creature del mondo e, affacciandosi sulle culle e sui letti dei bambini mentre tesseva una tela sottile, delicata ma forte, era capace di intrappolare tramite essa tutto il male, facendolo poi svanire con le prime luci dell’alba.
Tra le altre cose, si dice che l’acchiappasogni venisse donato ad ogni bambino in occasione della sua nascita e che egli dovesse conservarlo per tutta la sua vita. Perché proprio alla nascita? Per via del fatto che si narrava fosse capace di far avverare i sogni felici di ognuno. Era possibile personalizzarlo e abbellirlo a proprio piacimento e, così facendo, facendo se ne aumentavano la sacralità e il potere magico. Ogni acchiappasogni, quindi, finiva per essere unico al mondo, fatto apposta per la persona che lo aveva adornato nel tempo.
Nel sud dell’India, invece, pare che gli acchiappasogni siano scomparsi da moltissimo tempo, teoricamente con l’invasione degli Indu avvenuta attorno al 100 a.C.
La posizione ideale per un acchiappasogni? Appena al di sopra della testiera del letto. La ragione è che, fluttuando sulla testa di chi dorme durante la notte, l’acchiappasogni possa proteggerlo dai cattivi sogni, favorendo i belli, per poi farli sparire non appena sfiorato dalle prime luci del sole mattutino.
L’acchiappasogni risulta un regalo perfetto da fare sia a voi stessi che agli altri con un unico, amorevole augurio: avere un po’ di serenità.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Acchiappasogni: origine, significato e leggende
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Significato di parole, proverbi e modi di dire
Lascia il tuo commento