76 anni di Pippi Calzelunghe, l’intramontabile eroina di Astrid Lindgren

Il 26 novembre 1945 prendeva vita dalla penna di Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe, l’irriverente ragazzina dalle trecce rosse che è diventata uno dei personaggi più amati dai bambini di tutto il mondo. Un mito che si è tramandato di generazione in generazione, portando con sé il fascino della fantasia e dell’avventura.
Il libro dell’autrice svedese è oggi famoso in tutto il mondo, è stato tradotto in oltre 54 lingue, di cui l’ultima in ordine di apparizione è lo zulù.

In Italia il romanzo Pippi Calzelunghe fu pubblicato nel 1960 dalla casa editrice Vallecchi, prima del successo televisivo dei film con protagonista l’indimenticabile Inger Nilsson.

Il personaggio di Pippi Calzelunghe

Volto spruzzato di lentiggini, capelli rossi, naso a patata, nell’immaginario romanzesco Pippi è una ragazzina di nove anni, testarda e giocherellona. Nei racconti di Astrid Lindgren Pippi Calzelunghe vive in un mondo tutto suo, ai confini tra il reale e l’irreale, e non conosce regole se non quelle che si autoimpone.
Il personaggio di Pippi, alla sua comparsa, fece scandalo nella Svezia puritana e repressiva dell’epoca. Il maggior editore svedese si rifiutò di pubblicare il manoscritto. E il romanzo in seguito fu contestato da traduttori, pedagogisti e genitori che vedevano nel comportamento selvaggio della protagonista un pessimo modello educativo.

I racconti della Lindgren rappresentavano una bambina che viveva da sola in compagnia di un cavallo e di una dispettosa scimmietta, che non andava a scuola e viveva in assoluta libertà (il che, in fondo, è il sogno di tutti i bambini). Pippi è simpatica, cocciuta e generosa, una ragazzina eccezionale, dotata di una forza sovrumana, tanto da riuscire a sollevare il suo cavallo bianco con un solo braccio.
L’eroina della Lindgren è una ragazzina ribelle e anticonformista, capace di precorrere i tempi, il che la rende straordinariamente moderna nonostante abbia più di 70 anni.

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Nel romanzo Pippi è figlia di un pirata e conserva nella sua casa, Villa Villacolle sull’isola di Gotland, un forziere pieno di monete d’oro di inestimabile valore. Le avventure di Pippi narrate da Astrid Lindgren, malgrado le forti contestazioni e i vari tentativi di censura, contenevano una splendida morale sui temi dell’amicizia, del coraggio e della generosità.

Pippi Calzelunghe ancora oggi ci regala straordinarie lezioni di vita grazie alla sua incredibile capacità di sdrammatizzare, di trovare il lato positivo anche dove non sembra esserci.
È un personaggio che ci insegna a credere nella vita e ad apprezzarla anche nelle piccole cose, nonostante tutto.

Astrid Lindgren e l’invenzione di Pippi

Nell’introduzione del romanzo l’autrice rivela di aver avuto l’ispirazione per il personaggio di Pippi Calzelunghe grazie alla figlia di sette anni, Karin.
Astrid Lindgren racconta che era solita raccontare alla bambina ogni sera una storia diversa. Una notte la piccola Karin era malata e disse il nome di Pippi Calzelunghe, chiedendo alla madre di raccontarle una storia su di lei. Astrid colse al volo l’idea della bambina e se ne servì per intessere una storia avventurosa e divertente. In quella buia notte del 1941 madre e figlia di certo non potevano immaginare che la storia nata nell’intimità domestica di una cameretta avrebbe presto fatto il giro del mondo e sarebbe stata tradotta in più di 50 lingue.

Cosi nacque il personaggio di Pippi. L’autrice creò la sua eroina sulla base dei desideri che caratterizzano l’infanzia: doveva essere libera e soprattutto una bambina forte, più forte di chiunque altro.

Nel romanzo Pippi è capace di risolvere grandi problemi servendosi semplicemente della sua fervida immaginazione e del suo altruismo. Per dare vita alle avventure della sua eroina dai capelli rossi, Astrid trasse ispirazione dalle storie della sua infanzia, vissuta nella fattoria di famiglia a Villerby nella Svezia meridionale.

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La vita di Astrid Lindgren, la mamma di Pippi

La scrittrice svedese Astrid Lindgren (1907-2002) visse seguendo le sue regole, proprio come il personaggio da lei creato.

Astrid Ericsson, questo il suo nome da nubile, nacque il 14 novembre 1907 nel villaggio svedese di Vimmerby. La piccola Astrid crebbe in una famiglia modesta e molto religiosa.
Fin da bambina mostrò un talento innato per la scrittura e, una volta cresciuta, iniziò a lavorare presso un giornale locale come correttrice di bozze e articolista.
A diciotto anni la giovane Astrid si innamorò ricambiata del suo capo, un uomo sposato. Rimasta incinta dovette fuggire a Copenaghen per evitare lo scandalo. Diede alla luce il suo primo figlio, Lars, in Danimarca e lo affidò a una famiglia del posto, non avendo i mezzi per occuparsene.
Per guadagnarsi da vivere Astrid trovò poi impiego presso l’ufficio dell’Automobile Club. Con fatica, tempo e pazienza riuscì a riconquistare l’amore del figlio e a riportarlo con sé.
Nel 1931 Astrid sposò il suo capoufficio, Sture Lindgren, da cui prese il cognome con cui oggi è conosciuta. Tre anni dopo nacque la loro prima figlia, Karin.

L’invenzione di Pippi Calzelunghe nacque per amore di Karin. Astrid decise di battere a macchina le avventure di Pippi e ne trasse un manoscritto che regalò alla figlia per il suo decimo compleanno.
La leggenda narra che Astrid Lindgren scoprì la sua vocazione di scrittrice mentre era costretta a letto a causa di una caviglia slogata. Oggi i suoi libri sono stati tradotti in più di novanta lingue, e letti in tutto il mondo.

Astrid Lindgren morì all’età di 94 anni, il 28 gennaio 2002, a Stoccolma. Dopo la sua morte fu istituito in suo onore,l’Astrid Lindgren Memorial Award, un premio dedicato alla letteratura per l’infanzia.
Un ultimo omaggio a una donna dalla creatività straordinaria che, attraverso il personaggio di Pippi Calzelunghe ha dato vita a un immaginario spensierato dove non esistono convenzioni né ostacoli né paure che non possano essere superate. Le sue storie non cessano di affascinare, con il racconto del possibile, gli adulti così come i bambini.