Il Commissario Montalbano: stasera in tv l’episodio “La luna di carta”

Stasera in tv va in onda La luna di carta, episodio del Commissario Montalbano che è tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri. La replica va in onda nell’ambito della Primavera di Montalbano, un ciclo di dieci puntate mandare in onda per festeggiare i vent’anni del commissario in televisione, dal 1999. La prima volta che è stato trasmesso l’episodio ha collezionato uno share del 28,98% per un totale di 8.209.000 milioni di spettatori.
Vediamo ora la trama e le anticipazioni della puntata del Commissario Montalbano La luna di carta. Finora, prima di questa, sono andati in onda gli episodi: La giostra degli scambi, Un covo di vipere, Amore, Come voleva la prassi, Una faccenda delicata, L’odore della notte, Par Condicio e La pazienza del ragno.

La luna di carta Montalbano: trama

L’episodio comincia con Montalbano concentrato su quelli che sono i ricordi della sua infanzia, in particolare una storia che gli raccontava suo padre per prenderlo in giro, quella della luna di carta. Tutti questi ricordi affiorano alla sua mente perché vive ormai la maturità, quasi la vecchiaia, quel periodo di rimorsi per non aver amato abbastanza chi aveva vicino e che ora non ha più...ed è troppo tardi.
La crisi esistenziale di Montalbano, che sta invecchiando, continua di episodio in episodio, con lui che diventa sempre più introverso e si arrende di fronte a quelli che sono i problemi di un’età che avanza inesorabilmente, con tutti i piccoli inconvenienti del caso. Il commissario, infatti, deve far fronte ai primi vuoti di memoria, di cui si vergogna, prendendo appunti. Ha anche una serie di grandi paure improvvise, come al risveglio, quando nel suo cervello compare in maniera ossessiva “non un pinsero completo, ma un principio di pinsero, un pinsero che accomenzava con queste ‘ntifiche parole: Quanno viene il jorno della tò morti…”. Meglio non rimuginarci troppo su, si dice Montalbano, anche perché se dovesse farlo morirebbe davvero a quel punto.
Montalbano si concentra sulla sua routine e sui suoi casi: quello di stavolta riguarda una donna che viene per denunciare la scomparsa di suo fratello, Angelo Pardo. Montalbano troverà l’uomo morto, ucciso da un colpo di rivoltella in viso, in un pied-à-terre costruito sul terrazzo della casa. La posizione in cui viene trovato è turpe, quella di un uomo donnaiolo a cui non bastava l’attuale amante. Ben presto il commissario si ritrova tra due fuochi, due bellissime donne: Michela, che nutriva un amore morboso per l’uomo, e Elena Sclafani, l’amante di lui che stava per terminare una relazione che l’aveva stancata.
Nel mentre avvengono una serie di morti sospette di importanti personaggi politici causate, come Montalbano ben presto scopre, da una partita di cocaina tagliata male. Il delitto passionale, prima pista per la morte di Angelo Pardo, comincia a traballare e il decesso sembra collegarsi direttamente al traffico di droghe organizzato dalla malavita locale. In tutto questo Montalbano arriva quasi a tradire la storica fidanzata Livia, preda del fascino di queste due forti e seducenti donne.