Cosa ci riserva il futuro? Sembra che questo sia in grado di assecondare ogni nostra richiesta. Ma è davvero così? Una dolce riflessione sul valore dell’impegno viene dalla filastrocca di Gianni Rodari intitolata Il futuro.
Gianni Rodari sa sempre come affrontare un tema partendo da lontano per poi arrivare al nucleo della questione: dico partendo da lontano perché le sue filastrocche hanno spesso un esordio scherzoso e divertente, di frequente ironico, ma quella del sorriso è solo la patina superficiale dei suoi testi.
Le opere dell’unico autore italiano a vincere il Premio Hans Christian Andersen nel 1970 sono tradizionalmente identificate come specifiche per un pubblico di bambini e per questo di frequente diventano le filastrocche insegnate a memoria nella scuola primaria.
Ma Gianni Rodari non è solo uno scrittore dell’infanzia: le sue filastrocche riescono a suscitare il sentimento della meraviglia anche in molti adulti, che grazie alle sue parole spesso riscoprono la bellezza dell’essere piccini.
La poesia che vogliamo scoprire oggi, Il futuro, può essere, insieme a quella intitolata L’anno nuovo, la lettura perfetta di questi primi giorni dell’anno, qualunque sia la nostra età: adulti o piccini proveranno un profondo piacere (per motivi diversi) di fronte a questo splendido componimento di Gianni Rodari.
Il futuro: il testo della poesia
Il futuro, credetemi,
è un gran simpaticone,
regala sogni facili
a tutte le persone.
«Sarai certo promosso»
giura allo scolaretto.
«Avrai voti lodevoli,
vedrai, te lo prometto».
Che gli costa promettere?
« Oh, caro ragioniere,
di cuore mi congratulo;
lei sarà cavaliere!».
« Lei che viaggia in filobus,
e suda e si dispera:
guiderà un’automobile
entro domani sera».
«Lei sogna di… far tredici?»
Ma lo farà sicuro!
Compili il suo pronostico
ci penserà il futuro!
Sogni, promesse volano…
Ma poi cosa accadrà?
Che ognuno avrà il futuro
che si conquisterà.
Il futuro: analisi e commento
Gianni Rodari ci ha insegnato che c’è sempre una poesia per parlare di ogni cosa, anche di argomenti intensi e complicati come le aspettative che tutti noi nutriamo per il futuro. Sembra quasi peculiare dell’essere umano non accontentarsi di ciò che il presente gli offre. Ognuno di noi guarda sempre a tempi “altri” rispetto a quello che sta vivendo e nei primi giorni dell’anno quest’altro tempo è senza dubbio quello relativo ai momenti che verranno.
Secondo Rodari questo è il tempo che, all’apparenza, si dimostra come il più semplice da gestire. Il futuro, infatti, è un burlone che fa credere a tutti gli uomini che qualunque loro sogno sia di facile realizzazione.
Lo studente immaginerà di ottenere buoni voti senza compiere chissà quali sforzi: del resto al futuro non costa nessuna fatica parlare e promettere.
Un semplice impiegato diventerà membro dell’Ordine al merito della Repubblica italiana della Repubblica: con uno schiocco delle dita il suo sogno di diventare cavaliere si realizzerà.
E anche coloro che faticano sui mezzi pubblici, in mezzo alla folla e con orari pazzi, non dovranno attendere altro per avere l’agognata automobile: in un giorno questo loro desiderio verrà realizzato.
Infine anche una vincita alla lotteria arriverà in un batter d’occhio: ci penserà il futuro a estrarre i numeri corretti.
Ma non è tutto oro quel luccica. Come era da aspettarselo (perché a questo Gianni Rodari ci ha abituato) le premesse iniziali delle sue filastrocche vengono ribaltate poco prima della conclusione del componimento: il futuro non fa altro che promettere che i sogni degli individui verranno realizzati. A lui non costa nulla (v. 9) perché a parole sono tutti bravi: in realtà la vita insegna ben altro. Insegna che di fronte ai propri sogni non basta desiderare che questi si realizzino; bisogna lottare affinché lo facciano e quindi il futuro di ognuno sarà coincidente con il proprio impegno.
Certo, anche questo pensiero di Gianni Rodari pecca, forse, di un po’ di superficialità dato che non sempre l’impegno che mettiamo nelle cose viene adeguatamente premiato. Il caso sovente mette i bastoni tra le ruote della vita. Eppure il messaggio della filastrocca è molto chiaro e può trasformarsi in un vero inno umanista: il potere della vita spetta all’essere umano, non dipende da nessun altro.
Infine, come dicevo nell’introduzione il testo è godibilissimo anche agli occhi dei bambini, specie per il suo ritmo dato che i versi sono organizzati a volte in rima baciata (vv. 9-10) a volte alternata (vv. 1-8). Il nucleo contenutistico, però, è indirizzato a un pubblico di adulti che potranno così provare a riflettere sulla loro vita a partire da un testo innocente e puro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Il futuro”: la poesia di Gianni Rodari da leggere i primi giorni dell’anno
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