Il 14 maggio 2020 moriva a Bologna il grande musicista e compositore torinese Ezio Bosso. La musica è stata il senso della sua intera esistenza e proprio attraverso le note, l’eternità impalpabile di una melodia, Ezio Bosso ha saputo regalare al mondo intero una speranza tenace, più forte di ogni buio.
Attraverso i tasti di un pianoforte, Bosso ha saputo esprimere il senso della vita in una narrazione quasi metafisica che trascendeva i limiti della mortalità per dischiudere altri mondi possibili.
La sua musica ci incanta perché ci consegna una promessa silenziosa, ma necessaria, da non tradire mai.
La poesia in musica di Ezio Bosso
Quando Ezio Bosso si sedeva sullo sgabello di un pianoforte e iniziava a suonare quella melodia divina, senza spartiti, che aveva nella mente, ecco che non esisteva più nulla: né la malattia che lo affliggeva, né il pubblico che lo applaudiva, ogni cosa scompariva dinnanzi all’infinitezza evocata dalle note.
Nella musica Ezio Bosso era capace di annullarsi, diventando puro essere, parte di qualcosa di più grande.
Accanto alle melodie troviamo le parole che completano il mosaico stratificato della sua personalità. Parole poetiche come la sua persona, che evocano la straordinaria forza di spirito che lo animava e anche la sua essenza profonda e meravigliosa di essere umano.
Le poesie di Ezio Bosso, proprio come la sua musica, ci insegnano a non arrenderci mai, a trovare il buono nelle cose, a racimolare frammenti di felicità quotidiana e farne tesoro e, soprattutto, a credere sempre in un futuro migliore.
Credeva nel potere dell’arte e della bellezza, sapeva che entrambe erano contagiose. E raccomandava di ascoltare Cajkovskij per non perdere mai la capacità di emozionarsi sino alle lacrime. L’arte, diceva Ezio Bosso, è un linguaggio universale capace di superare qualsiasi differenza.
Le sue poesie, proprio come le note da lui suonate con la magia di un prestigiatore, sembrano accordarsi con il battito del cuore. Parlano della vita, che è bellissima proprio nella sua fragilità e nell’incertezza costante del domani.
A quattro anni dalla sua morte, scopriamo il testo di Io li conosco i domani che non arrivano mai, una delle poesie più intense di Ezio Bosso che è una promessa di futuro e racchiude un insegnamento prezioso.
Io li conosco i domani che non arrivano mai: la poesia di Ezio Bosso
Io li conosco i domani che non arrivano mai
Conosco la stanza stretta
E la luce che manca da cercare dentroIo li conosco i giorni che passano uguali
Fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il doloreConosco la paura di quei domani lontani
Che sembra il binocolo non bastiMa questi giorni sono quelli per ricordare
Le cose belle fatte
Le fortune vissute
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracciQuesti sono i giorni per ricordare
Per correggere e giocare
Sì, giocare a immaginare domaniPerché il domani quello col sole vero arriva
E dovremo immaginarlo migliore
Per costruirloPerché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognarePerché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per unoAdesso però state a casa pensando a domani
E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…
L’insegnamento di Ezio Bosso racchiuso in una poesia
Nei tempi più bui della pandemia, Ezio Bosso ci aveva raccomandato di sognare un futuro, perché quel futuro sarebbe arrivato. Lo sapeva bene lui che di “momenti senza luce” in una stanza di ospedale ne aveva vissuti parecchi. Aveva imparato a coltivare la speranza come una vocazione, come una luce interiore che nulla di esterno è in grado di spegnere: perché è tenace e impalpabile e in grado di valicare ogni confine come la musica.
“Il domani arriva sempre”: questo Ezio Bosso lo sapeva bene e ha inserito questa promessa come un ritornello confortante nelle sue parole e nelle sue melodie.
Oggi che leviamo lo sguardo verso questa nuova estate, la più luminosa di tutte perché ci riconsegna, finalmente, una libertà ritrovata e a lungo agognata, non possiamo fare a meno di pensare che Ezio Bosso aveva ragione. Non erano parole vane le sue, erano parole di chi sapeva che “il domani quello col sole vero arriva”. Il sole caldo di fine maggio, l’estate che sta per iniziare ora splende come una promessa mantenuta, il riflesso di un sorriso sereno che non si è spento mai.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Io li conosco i domani che non arrivano mai”: la struggente poesia di Ezio Bosso
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