Ebbene sì, anche chi ama leggere ha odiato almeno un libro nella sua vita. Quali sono i 5 libri più odiati della letteratura, ci chiediamo? Confrontandosi di persona, leggendo i commenti sui forum su internet, analizzando un pochino i trend sui social, partecipando a gruppi di lettura, studiando insieme, insomma, ci sono molti modi per le lettrici e i lettori forti di parlare di libri e per dirsi quali sono quelli più amati. Capita però anche di incontrare libri che si finisce per odiare.
I motivi sono i più disparati: una forte antipatia per i personaggi, incompatibilità con lo stile narrativo, lunghezza del libro, difficoltà nel seguire l’intreccio. Ma anche il contesto in cui incontriamo i libri può impattare sul nostro giudizio e sui nostri ricordi: spesso le persone odiano i libri che hanno dovuto leggere per forza (e male) a scuola, per dire.
Dunque quali sono i cinque libri più odiati della letteratura? Scopriamolo insieme.
I 5 libri più odiati della letteratura
Tra i libri più amati e al contempo più odiati della letteratura c’è senz’altro Cent’anni di solitudine, del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez. Questo romanzo del 1967 ha un intreccio complicatissimo che vede alternarsi sette generazioni di personaggi tutti appartenenti alla stessa famiglia, i Buendía. Il problema, e allo stesso tempo il tratto che lo rende un testo unico e indimenticabile, è che tutti questi personaggi condividono oltre che alcuni tratti caratteriali, anche gli stessi nomi, creando una confusione incredibile. Il realismo magico che caratterizza l’opera non aiuta di certo a fissare dei punti di riferimento. Leggenda narra che tantissimi lettori abbiano tentato l’impresa più volte e non siano mai riusciti a terminare la lettura del romanzo. Naturalmente chi invece c’è riuscito lo adora alla follia. Abbiamo parlato dell’amore/odio di molti lettori per questo libro anche su Instagram:
Un altro grande classico tra i libri più odiati della letteratura è I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Forse per via della forte antipatia che i lettori nutrono per Lucia Mondella, che è uno dei personaggi letterari più odiati. Forse anche perché il romanzo viene spesso assegnato come lettura obbligatoria al liceo, quando, se non supportato da un incoraggiamento speciale e dalla passione dell’insegnante, può risultare una lettura pesante e noiosa per un adolescente.
Tra i romanzi più odiati c’è anche Sulla strada di Jack Kerouac, scrittore, poeta e pittore statunitense del XX secolo considerato il maggiore esponente del movimento Beat e della Beat Generation. Nel romanzo autobiografico, caratterizzato da idee di liberazione, di approfondimento della propria coscienza e di realizzazione alternativa della propria personalità, i personaggi possono però risultare anche snervanti: inconsistenti, mossi da grandi sogni e poca praticità, sembrano girare costantemente a vuoto. Anche tra i lettori forti c’è chi sostiene di aver odiato questo romanzo, caposaldo della letteratura americana.
Anche Ulisse di James Joyce non è tra i libri più amati. Questo romanzo, tra i più importanti della letteratura del XX secolo e considerato una delle pietre miliari nella genesi del romanzo moderno, non è proprio semplicissimo da approcciare. Sarà che la tecnica di scrittura utilizzata, chiamata "monologo interiore" e che descrive il flusso di coscienza, è davvero complessa e può mettere in difficoltà. In particolare l’assenza di punteggiatura dell’ultimo capitolo può rendere davvero ardua la comprensione del testo.
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Incredibilmente anche Il grande Gatsby non è amatissimo dalla comunità di lettori. Il romanzo più famoso di Francis Scott Fitzgerald viene spesso considerato troppo lento e snervante e molti lettori non arrivano alla fine. Un gran peccato, perché il finale è di una poesia incredibile.
E voi quali libri avete odiato? Vi aspettiamo nei commenti.
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Odiare è un verbo che, in tema di libri non mi appartiene.
Sono d’accordo sulla lentezza e sulla difficoltà di lettura di alcuni testi, difficoltà che ho sempre attribuito ad una mia mancanza di base e di basi.
Dalla lista tolgo senza dubbio I Promessi sposi. Faccio parte della schiera di coloro che dopo la scuola se li sono dimenticati...poi mia figlia mi ha fatto scoprire i podcast!
Mi sono innamorata della versione letta da Lorenzo Pieri, ho scoperto il capolavoro della letteratura italiana tanto decantato e sono felice di averlo scoperto...tardi nel tempo.
La risposta è facile : Per chi suona la campana di Hemingway e tutto quello che ha scritto, compreso Il vecchio e il mare.... È una antipatia karmica😂
Mi pare evidente che chi ha scritto l’articolo non conosce niente dell’Ulisse. Non é tutto flusso di coscienza e l’ultimo capitolo, senza punteggiatura (prima tra l’altro aveva scritto che senza punteggiatura é tutto il libro) é leggibile
Ps: spero pubblichiate il commento e non censuriate.
Ho letto 3 dei 5 libri proposti. Cent’anni di solitudine e On the Road, letti in età diverse, sono state letture appassionanti e formative, per nulla noiose ma anzi avvincenti. I Promessi Sposi me li sono sciroppati, capitolo su capitolo, con annessi commenti e approfondimenti, alla Scuola Media quando erano parte integrante del programma. Non credo lo avrei mai letto se non obbligato. Da Ulisse mi sono sempre tenuto lontano, credo sia un tipo di lettura da pisco-traumatizzati . Gatzby non saprei, vidi il film e mi basto’. Il libro che non ho mai finito? Il nome della Rosa di Eco. Iniziato più volte e ogni volta abbandonato dopo un paio di capitoli. Troppo lento e in fin dei conti poco attraente il soggetto. Ho avuto conferma di questa mia opinione con il film approcciato 3 o 4 volte, al cinema e in TV: addormentato profondamente dopo una ventina di minuti.
Vogliamo magari aggiungere anche LA COSCIENZA DI ZENO? Comunque, i libri, o li ami oppure non riesci proprio a mandarli giù...e va bene così!
Io ho ricevuto in regalo "La montagna incantata" di Thomas Mann durante un periodo di ricovero in ospedale... Mi sembrava scortese non leggerlo, e d’altra parte avevo un sacco di tempo, ma è stata una vera sofferenza! Però tra questo e "L’isola del giorno prima" di U. Eco la lotta è dura!
Forse il verbo "odiare" è un po’ esagerato in fatto di libri, ma devo ammettere di aver trovato i promessi sposi pesante (obbligo scolastico in seconda liceo, come per la maggior parte dei miei coetanei). Personalmente ho fatto una fatica incredibile a finire La coscienza di Zeno (avrei preso a sberle Zeno dal secondo capitolo fino alla fine del libro) e Moby Dick (ma temo che siano state le circostanze, avevo tre giorni per finirlo - sempre per obbligo scolastico).
Il mio libro incubo? I MALAVOGLIA di Giovanni Verga. Letto per obbligo, ma non amato. Nel ciclo dei VINTI preferisco MASTRO DON GESUALDO.
Sicuramente la visione di William yeats e molto difficile da leggere per capirlo , bisogna leggerlo parecchie volte.
A parte I promessi sposi, condivido la scelta dell’articolo, sui libri quantomeno noiosi e di cui non sono mai riuscita a cogliere la grandezza. Aggiungo, e suscitero’ scandalo e proteste, Guerra e pace......ed i libri più famosi di Pavese che ho riletto recentemente senza trovare un motivo valido per convincere un ragazzo a leggerli con interesse e piacere.
Il libro che ho odiato di più non è tra quelli citati...Guerra e Pace...insopportabile, sono una discreta lettrice e non sono mai arrivata oltre pagina 100, e garantisco mi sono messa d’impegno. In generale non amo la letteratura russa, non la comprendo. Ovviamente al contrario ho amato l’Ulisse di Joyce, molto difficile, l’ho letto nell’edizione degli Oscar Mondadori biblioteca con un libro a parte che aiutava a comprendere i passaggi più astrusi, anche perché “britannici”.