L’epoca vittoriana è considerata il periodo della storia inglese che ha inizio con la reggenza di Victoria d’Inghilterra.
"Victoria & Writers of Victorian age" di Ilaria Colacione è un documento prezioso per chiunque voglia conoscere caratteristiche, forze e debolezze di un’età storica molto intensa, ricca culturalmente e contraddittoria ma anche una curiosa docu-soap riassunta nel nome "Victoria", su una regina amata e piena di personalità che ha fatto la storia moderna dell’Inghilterra, così come la conosciamo oggi. Romantica e avanzata.
Il testo verrà edito nel mese di giugno 2018 e sarà un vero e proprio percorso nel mondo di quel preciso periodo storico.
La Victorian age fu un’epoca contraddistinta da espansioni coloniali, progresso industriale ed una florida economia, eppure mostrò tutte le proprie debolezze in ambito sociale: povertà, disomogeneità, corruzione, dissolutezza, prostituzione.
La Regina Victoria cercò di correre ai ripari dando un’impronta austera, rigorosa, e buone maniere. Ma questo sortì l’effetto opposto.
Una società così incentrata sul pudore e il bigottismo non poteva che sfociare in estremismi opposti. In un ambiente così incerto si assistette a una letteratura che ne era lo specchio riflesso esaltandone tutti gli aspetti.
Per presentare al meglio il saggio in uscita di Ilaria Colacione abbiamo deciso di chiederle quali romanzi hanno maggiormente segnato quest’epoca, facendoci una sorta di classifica. Ilaria Colacione ci presenta ora la sua rubrica libraria targata 1837!
La classifica dei migliori romanzi per un buon cultore della età vittoriana che si rispetti prevede:
Per gli amanti del filone gotico-horror, sappiate che tutto ha inizio da qui:
- 12° posto per tutto il filone gotico e dell’orrore: "Intervista col vampiro", "Jack lo Squartatore", i romanzi di Lovecraft e i racconti di Edgar Allan Poe.
- 11° posto per la prima invasione dei vampiri nella letteratura "Dracula", un cult del genere e "Intervista con Vampiro" di Anna Rice
- 10° posto per "Frankenstein" di Mary Shelley
Per gli amanti dell’estetismo, l’ascesa sociale i salottini inglesi, con un tocco di gothic novel
- 9° posto per "Vanity fair", "La fiera della Vanità" di William Thackeray
- 8° posto per "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde
Se amate la letteratura poliziesca e il giallo, il più grande detective della storia è proprio lui
- 7° per "Sherlock Holmes" di Sir Arthur Conan Doyle
Se amate i romanzi d’amore e di passione selvaggia:
- 6° posto per "Jane Eyre" di Charlotte Bronte
- 5° posto per "Cime tempestose" di Emilie Bronte
Se desiderate avere un affresco reale dell’epoca non potete non leggere:
- 4° posto per "Canto di natale" di Charles Dickens
Se gli animali e la natura vi appassionano, i libri per l’infanzia di Beatrix Potter hanno aperto il genere
- 3° posto per "Il mondo di Beatrix Potter", raccolta di fiabe della celebre scrittrice
La fiaba per eccellenza nonché il trionfo del surrealismo e del sogno
- 2° posto per "Alice nel paese delle meraviglie", di Lewis Carroll
Se la Victorian age potesse essere racchiusa in un simbolo sarebbe:
- 1° posto per "Lo strano caso del Dottor Jeckyll e Mr Hyde" di Robert Louis Stevenson.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I migliori romanzi dell’età vittoriana, secondo il saggio di Ilaria Colacione
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Nella lista della Sig.ra Colacione , per l’epoca a cui fa riferimento non ha preso in considerazione dei capolavori letterari : Il circolo di Pickwick , David Copperfield (Dickens) , La donna in bianco (W. Collins )
Saluti
H. P. Lovecraft ed E.A.Poe sono scrittori americani che non hanno nulla a che vedere con la letteratura vittoriana, e col mondo vittoriano in genere.
Frankenstein di M. Shelley venne scritto nel 1818 (la regina Vittoria salì al trono nel 1837) ed è l’opera che chiude idealmente il filone del romanzo gotico (inaugurato nel 1764 da H. Walpole con The Castle of Otranto), e rappresenta una delle massime espressioni del romanticismo inglese in letteratura.
Viene invece completamente ignorato uno dei più importanti scrittori di epoca vittoriana, Thomas Hardy, autore di diversi e importanti romanzi tra i quali Giuda l’Oscuro, opera fondamentale per capire la società vittoriana in tutte le sue contraddizioni e ipocrisie.