È diventato un modo di dire che non passa mai di moda: “Molto rumore per nulla”, ed è sempre la solita vecchia storia. Non sono infatti spesso le dicerie che passano di bocca in bocca disperdendosi come piume a creare grandi e inutili drammi?
L’’espressione è ormai entrata a tutti gli effetti nel linguaggio comune per indicare un’esagerazione o un’assurdità legata a un fatto trascurabile o del tutto inesistente; ma il primo a farne uso fu un certo drammaturgo inglese...
William Shakespeare nel 1599 scrisse un vivace e giocosa commedia, Molto rumore per nulla, incentrata proprio sul “sentito dire”, che sembra farsi beffa dell’attitudine tipicamente umana alla diceria e al pettegolezzo.
Nella sua opera più scanzonata in realtà Il Bardo afferma ancora una volta il valore supremo della parola che infatti agisce come vero e proprio deus ex machinaall’interno dell’opera determinando il comportamento e il destino dei vari personaggi. L’uomo mediante la parola può costruire nuove realtà, nel bene e nel male, il punto è che spesso la ricostruzione immaginifica non corrisponde al vero ed è qui che si consuma il dramma. Tutto alla fine finisce bene, perché quella di Shakespeare è comunque una commedia.
Quante volte avete pronunciato la frase Molto rumore per nulla? Ma conoscete davvero l’opera di Shakespeare?
Per evitarvi, in caso, brutte figure scopriamo trama, analisi e personaggi della più vivace commedia shakesperiana.
Molto rumore per nulla: la commedia di Shakespeare
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Molto rumore per nulla è una commedia teatrale in cinque atti scritta da William Shakespeare tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599, ambientata ancora una volta in Italia: nella città siciliana di Messina. Presenta molte somiglianze con Romeo e Giulietta, come la storia d’amore contrastata tra due amanti, con la differenza che tutto alla fine volge per il meglio ed è coronato dall’happy ending finale.
L’opera, il cui titolo originale è Much Ado About Nothing, fa infatti parte delle cosiddette “commedie romantiche” che William Shakespeare scrisse dopo la costituzione dellacompagnia teatrale inglese dei Chamberlain’s Men costituita dal Lord Henry Carey, ciambellano di Elisabetta I.
In questo ciclo di commedie shakesperiane figurano anche Come vi piace, Il mercante di Venezia e Le allegre comari di Windsor.
Molto rumore per nulla: la trama
L’opera di Shakespeare fonde commedia e tragedia in un tutt’uno, in cui però è l’elemento comico a predominare grazie al lieto fine conclusivo. La vicenda è ambientata alla fine del Cinquecento nella città di Messina, dove la vita pacifica di un gentiluomo, Leonato, viene animata dall’arrivo di Don Pedro, principe d’Aragona, e del suo seguito di prodi cavalieri. Uno dei favoriti del principe d’Aragona, Claudio, si innamora di Ero, la bella figlia di Leonato e la chiede in sposa. Il padre acconsente con gioia all’unione, ma si mette in mezzo l’invidioso Don Juan, perfido fratello del principe Pedro, che fa saltare i piani e rovina le nozze. Iniziano così una serie di inganni e di beffe: Juan fa credere a Claudio e a Don Pedro che Ero in realtà sia una ragazza di facili costumi.
Nel frattempo la vicenda si intreccia a quella di Benedetto e Beatrice. Il primo, scapolo convinto, è uno dei cavalieri di Don Pedro, mentre Beatrice è la cugina di Ero. Entrambi sono cinici e sprezzanti riguardo all’amore, ma grazie un complotto ordito da Don Pedro, dopo una serie di schermaglie cadranno infine l’uno nelle braccia dell’altro. Saranno ancora una volta le parole - sotto forma di false dicerie - a unire i due amanti: parole false nella loro espressione, che si riveleranno vere nell’intento. La coppia è infatti talmente cieca nei confronti dell’amore da rivelarsi bisognosa della farsa di Don Pedro per rivelare i propri veri sentimenti. Mentre si attua la seconda beffa, la prima fa il suo corso vedendo la giovane Ero in guai seri.
Il giorno delle nozze Ero sarà ingiustamente accusata dal futuro marito che la ripudia pubblicamente sull’altare. Solo il frate, Francesco, crede all’innocenza della fanciulla e organizza uno stratagemma per dimostrarne l’innocenza. Dovrà fingersi morta, solo la morte potrà infatti tutelare la sua virtù e permettere a Claudio di perdonarla.
Claudio infatti si reca con Don Pedro in visita al sepolcro di lei, sul quale è stato scolpito un epitaffio. Un giuramento fatto a Leonato servirà a ripagare lo stesso della perdita della figlia: Claudio si impegna dunque a sposare la fantomatica figlia di Antonio, che viene descritta come la copia di Ero.
Solo nell’atto finale finalmente il dramma si scioglie. Il giorno delle nozze la sposa arriva mascherata come le sue dame. Lo svelamento avviene e Claudio può riabbracciare Ero che aveva creduto morta. Nel frattempo giunge un messaggero che comunica ai presenti che Don Juan è stato imprigionato.
La storia dunque si conclude con i festeggiamenti e le danze dell’atteso matrimonio tra Claudio ed Ero, la cui unione era stata a lungo ostacolata da dicerie e false calunnie. Sull’onda della gioia condivisa anche Benedetto chiederà a Beatrice di sposarlo.
Molto rumore per nulla: i personaggi
I protagonisti principali della vicenda sono le due coppie di amanti formate rispettivamente da Ero e Claudio; Beatrice e Benedetto.
Ero, figlia di Leonato, è una fanciulla virtuosa e amabile che rimane vittima del complotto ordito contro di lei da Don Juan. Claudio, promesso sposo di Ero, è invece il più valoroso soldato di Don Pedro che rimane incantato dalle virtù della ragazza e resterà in seguito sconvolto dalle dicerie sul suo conto.
La seconda coppia è invece formata da Beatrice, una ragazza irriverente e ribelle che giurato di non sposarsi mai, e Benedetto un nobile e intelligente soldato che a sua volta ha giurato di non sposarsi né innamorarsi di nessuna. I due avvieranno diverse schermaglie verbali prima di scoprire di essere fatti l’uno per l’altra.
L’antagonista della storia è invece il perfido Don Juan, fratellastro di Don Pedro, che ordisce il complotto alla base della trama spinto dalla gelosia nei confronti del principe.
Molto rumore per nulla: il film
La commedia di Shakespeare non perde mai la sua modernità, anche grazie ai numerosi adattamenti. Nel 1993 ne è stato tratto l’omonimo film, diretto da Kenneth Branagh con un cast d’eccezione composto da (Denzel Washington, Emma Thompson, Keanu Reeves, Micheal Keaton.
La pellicola di Branagh ottenne ottime recensioni critiche e fu nominata persino al Golde Globe come “Miglior film commedia musicale”. La trasposizione è fedele all’originale testo di Shakespeare che integra con inserti musicali e una vivace colonna sonora.
Il film di Branagh non è ambientato a Messina, ma nella soleggiata Toscana, è stato infatti interamente girato nella tenuta di Vignamaggio, nel Chianti.
Il gioco degli equivoci di Shakespeare e le sue vivaci trame incrociate funzionano alla perfezione tanto sul palcoscenico teatrale quanto sul grande schermo dove non cessano di strappare un sorriso ai telespettatori che con una smorfia divertita commentano: “molto rumore per nulla”. Una frase, che proprio come le dicerie e le passioni, è vecchia quanto il mondo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Molto rumore per nulla” di Shakespeare: trama, riassunto, analisi e personaggi
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