Lega e Movimento 5 Stelle stanno agendo per combattere la contraffazione e proteggere il Made in Italy. Tra le altre, dovrebbe essere in cantiere una norma volta a tutelare le piccole librerie nel mondo del commercio del libro, sempre più monopolizzato dai siti di e-commerce che possono permettersi sconti maggiori.
Tra i provvedimenti proposti da Movimento e Lega ci sarebbe la tranciabilità del prodotto che viene messo in vendita sul web: deve essere noto da dove arriva e dove viene confezionato e, in più, i prezzi di vendita devono essere uguali per tutti.
L’idea arriva dalla Francia, ecco come funziona la legge per difendere le piccole librerie
I dati parlano chiaro: solo nel 2016 il numero di librerie in Italia è sceso del 7% e anche gli ultimi dati sul mercato del libro confermano la tendenza. Le vendite di libri sui siti di e-commerce aumentano, le librerie chiudono. Per invertire questo processo Lega e Movimento 5 Stelle starebbero pensando a un disegno di legge che si ispira alla Francia, che ha visto crescere i piccoli esercizi commerciali indipendenti che vendono libri del 2,6%. L’aumento è modesto, vero, ma ha un valore importantissimo e spinge il nostro paese ad agire nella stessa direzione.
Le piccole librerie indipendenti sono quelle che soffrono di più per la concorrenza delle grandi catene e, dopo il boom degli ultimi anni, anche delle vendite sui siti di e-commerce.
L’idea per non far sparire queste piccole realtà, a volte le sole fornitrici di libri e cultura nei piccoli centri rurali, parte dall’evitare che i grandi colossi dell’e-commerce godano di benefici a livello fiscale che si traducono, poi, in prezzi più bassi sui prodotti in vendita (compresi i libri). Sia M5S che Lega hanno denunciato all’AGI come “spesso questi siti sono collegati a società fittizie all’estero che usufruiscono di agevolazioni sull’Iva al contrario delle imprese italiane”. L’obiettivo non sarebbe tanto quello di frenare l’e-commerce quanto quello di creare delle regole che valgano per tutti.
Parlando nello specifico del mondo dell’editoria e dei libri, il deputato della Lega Belotti ha presentato alla Camera una proposta di legge per limitare gli sconti dei libri sulla piattaforma Amazon. Lo scopo è quello di sostenere i piccoli librai e le librerie indipendenti, che sono messe in ginocchio "dalla concorrenza delle grandi catene e degli store online, che vendono i libri notevolmente scontati".
Nella proposta di legge si evidenzia come le grandi società che vendono libri nelle catene e gli e-commerce possano beneficiare di utili del 90% sui libri venduti a differenza delle piccole librerie, che ottengono un’utile del 30%. Questa disparità si traduce nella possibilità per le catene e per gli e-commerce di applicare sconti che le piccole librerie possono solo sognare. La proposta fatta dalla Lega per cambiare le cose vede la modifica della legge Levi del 2011 che prevede che lo sconto massimo del 15% sui libri venga portato al 5%. Sia la grande distribuzione che gli e-commerce dovrebbero così porre un freno agli sconti e il controllo del rispetto della norma sarebbe nelle mani di Polizia postale e Guardia di finanza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tetto massimo per gli sconti su Amazon: M5S e Lega provano a salvare le librerie
Bene. Adesso che so questo, non comprerò apposta dalle librerie indipendenti. Mi piacciono gli sconti e questa mossa di legge è una ...
Disincentivare la cultura è assurdo.