Il Positivismo, corrente filosofica che prese piede a metà Ottocento ebbe un’indubbia influenza, non solo per il romanzo francese, ma anche per gli autori italiani.
Luigi Capuana, scrittore siciliano, è considerato il padre del verismo italiano. Ex garibaldino, vicino ai più popolari scrittori del periodo unitario quali Aleardo Aleardi o Capponi, Capuana si appassiona allo stile di Alexandre Dumas figlio, che accoglie le tematiche naturalistiche pur mantenendo una vena prettamente romantica e inizia così a pubblicare dei romanzi. Successivamente però si dedicò al giornalismo per poi iniziare a teorizzare sul verismo.
Dal manifesto teorico ai romanzi il passo è breve e così Capuana pubblica "Il marchese di Roccaverdina" e "Giacinta" che è considerata la base del verismo italiano. I romanzi si basano sulla cosiddetta "poetica del vero" attuando un metodo scientifico che come conseguenza necessita dell’impersonalità da parte dello scrittore.
Se Capuana è considerato il padre nobile del verismo, il suo profeta è invece Giovanni Verga, anch’egli catanese e appartenente alla borghesia siciliana. Verga passa dai romanzi prima maniera, affettati e languidi, ai suoi capolavori del cosiddetto ciclo dei vinti che tuttavia rimase incompiuto.
Il suo occhio attento e abile nel soffermarsi sui ceti più bassi, come quello dei poveri pescatori de "I Malavoglia" o dei contadini. Mirabili i ritratti di Mastro don Gesualdo, muratore arricchito, de La lupa, donna forte e per questo invisa e mal giudicata o di Rosso Malpelo, straordinaria opera di denuncia sullo sfruttamento minorile.
Federico De Roberto, anch’egli siciliano, sposta il suo asse di osservazione sulla nobiltà con il suo dissacrante "I vicerè". Per l’analisi algida e attenta il romanzo è più vicino allo stile dei naturalisti francesi che a quello dei colleghi italiani.
Recensione del libro
I Viceré
di Federico De Roberto
Tra gli autori veristi si affaccia una donna, la giornalista napoletana Matilde Serao, autrice di splendidi bozzetti e di acute analisi con al centro quasi sempre la sua città natale.
A settentrione gli scrittori veristi finirono poi per ritrovarsi nel movimento della Scapigliatura.
Recensione del libro
Lirici della Scapigliatura
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il verismo italiano: nascita e sviluppo
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