I vicoli stretti di Poggio Sant’Elvio
- Autore: Marta Bardi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Poggio Sant’Elvio è un borgo arroccato in vista di un lago che forse è quello di Varese, o forse no. I suoi stretti vicoli s’inerpicano tra vecchie case, ci sono negozi, fontane ma il fulcro è la locanda da Crescenzio. Colori e profumi si vedono e si sentono, il lago è vicino e i fiori a profusione rallegrano tutto il paese; Borgo Sant’Elvio si vive, insieme con i personaggi.
Passano mille e mille facce nel paese, ma la spotlight si concentra su alcuni visi: come in un teatro dove il palcoscenico è calcato da personaggi che entrano ed escono a seconda dei quadri. Il personaggio recita la sua parte, poi se ne va, alcuni prevalgono, altri sono “camei” ma tutti contribuiscono, come tessere di un mosaico, a formare un quadro generale che fa luce non più sul singolo ma sulla scena completa, che non presenta più angoli bui ma si rivela nella sua totalità.
Il lettore si sente partecipe, come seduto nel palco di un proscenio, così vicino da sentire queste emozioni che corrono palpabili tra i personaggi che sono tantissimi, perché proprio tutti gli abitanti del paese fanno da corona ai protagonisti.
Come in ogni buon giallo che si rispetti, dietro la facciata idilliaca si rappresentano sentimenti ed emozioni aggrovigliati da antichi rancori, si nascondono passioni e vizi, amori e odi profondi che sfociano in omicidi e violenze, il passato è carico di emozioni fortissime, invidie, desideri di vendetta che bruciano come incendi mai sopiti. Bugie e sotterfugi la fanno da padrone: la menzogna domina sovrana e niente è come appare a prima vista.
Nel libro di Marta Bardi, “I vicoli stretti di Poggio Sant’Elvio”, ci sono cinque donne in una famiglia dal nome evocativo, Capinere, vittime di abusi, una madre che sa e non sa, mariti e amanti con molte colpe da purgare, parenti e compaesani che fanno da contorno a una storia molto intricata, da cui il maresciallo Dario Flaviani dovrà estrarre un bandolo che non gli farà piacere, dovrà compiere il suo dovere contro un “nemico” che non è un nemico, contro un omicida seriale che si scoprirà essere un personaggio a suo modo positivo perché fa giustizia, seppur deviata.
Le atmosfere de “I vicoli stretti di Poggio Sant’Elvio” torneranno anche nel libro successivo di Marta Bardi, “Accadde una notte nel bosco” dove il giovane e inesperto maresciallo, con uno sparo partito per sbaglio, causa la morte di una donna: a distanza di vent’anni il marito tornerà per vendicarsi ma troverà una morte oscura. Anche qui ci sono storie che corrono in parallelo, l’omicidio e una villa in vendita, debiti e droga che complicano il quadro; ci sono moventi ma non prove e dietro c’è rimorso e dolore, anche quello di Dario Flaviani.
Misteri e delitti: ma si sa che i gialli sono favole moderne, in cui i protagonisti in pericolo trovano giustizia non più nel cavaliere sul cavallo bianco, ma in un investigatore geniale (poliziotto, carabiniere o altro che sia) che li salva dal pericolo mortale rimettendo a posto le cose, proprio come serve a ognuno per stare tranquillo e credere che tutti, proprio tutti potranno vivere felici e contenti, dopo.
I vicoli stretti di Poggio Sant'Elvio
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