Adorata nemica mia
- Autore: Marcela Serrano
- Genere: Raccolte di racconti
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2013
La scrittrice Marcela Serrano in “Adorata nemica mia” ci racconta dell’universo femminile, argomento da lei trattato nella maggior parte dei suoi libri quali “Il tempo di Blanca”, “ Dieci donne” e “Arrivederci piccole donne”.
Il libro consiste in una serie di racconti, venti per la precisione, scritti a partire dal 2000 in poi. Tra essi non c’è un vero e proprio nesso logico, ognuno è a sé, anche se narra di donne o, perlomeno, di femmine. C’è infatti il racconto che ha per protagoniste Anabella e Marilyn, così diverse, seppur accomunate da alcuni eventi e, soprattutto, dall’esser ambedue gatte. E’ questo un elogio non tanto alla femminilità quanto alla libertà. Il racconto ci fa pensare che ogni nostro “stato” ci sottopone a determinate condizioni: se non si è soli si è più protetti ma si è soggetti ad altri, non si può far ciò che si vuole in totale libertà, mentre se non si ha nessuno si è liberi di esplorare il mondo, un po’ come fa la gatta Marilyn ma, al contempo, bisogna
“battersi per trovare da mangiare, per la propria sicurezza, per il difficile equilibrio della giornata”.
Sono due gatte queste, ma quante donne affrontano la vita tutti i giorni come loro, anche se incontrando differenti ostacoli. Ogni racconto contiene, dunque, un messaggio. Alcune narrazioni sono più piacevoli rispetto ad altre e rimangono impresse nella mente e nel cuore di chi legge. I personaggi vengono presentati all’inizio di ogni capitolo senza tanti preamboli, entrando direttamente in argomento. L’autrice non si dilunga a spiegarci la loro psicologia ma ce la fa capire ugualmente attraverso il dipanarsi della storia.
L’unica narrazione ad avere come protagonista un uomo è il primo racconto, dal titolo “2 luglio”. E’ la storia di uno scrutatore messicano che si reca al seggio per esser d’aiuto al proprio partito e alla sua vittoria. Un gatto investito in strada, di prima mattina, pare il presagio di una serie di traversie cui lui va incontro e che sono, però, anche il risultato dei suoi atteggiamenti mediocri.
In tutti i capitoli spiccano figure femminili coraggiose, forti, mai rassegnate. C’è colei che cuce la bandiera del suo paese con tante “arpilleras” che sono pezzi di stoffa di vari colori come quelli che caratterizzano le diverse narrazioni: c’è il rosso dello stupro subito da Sara Alicia e, perfino, il nero della donna uccisa dal Mascalzone e tante, tante altre tinte e tonalità. Un insieme di colori, un insieme di personaggi: ecco il libro di Marcela Serrano che prende il titolo da quella “adorata nemica mia” che è Dulcinea, ispiratrice di uno dei più famosi poemi cavallereschi, una donna forte nel corpo e nello spirito che ha preso il cuore di colui che “era un povero eroe. Possedeva solo un magro ronzino. Il più casto degli innamorati.... a dir la verità, non era un buon partito...” e tramuta colei che ama in una donzella, anzi, in una principessa anche se è una donna semplice che “scherza con tutti e celia su tutto”, perché ogni donna è, o può diventare, agli occhi di chi sinceramente l’ama, la creatura più importante della Terra.
Adorata nemica mia
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