Akropolis
- Autore: Valerio Massimo Manfredi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
La grande epopea di Atene
In una narrazione che dal mito conduce fino alla progressiva affermazione di Atene quale potenza egemone del Mediterraneo, si incontrano nomi come Zeus, Atena, Teseo, Dedalo, Pericle, Socrate, Fidia. Dei ed eroi, ma soprattutto poeti, filosofi e condottieri che sono stati artefici di un’età irripetibile di tragedia, splendore e libertà. Sono loro i protagonisti del romanzo d Atene che tra battaglie e capolavori d’arte, tra filosofia e teatro, porta i lettori alla scoperta di una civiltà che costituisce da più di duemila anni il modello di riferimento per tutto il mondo occidentale. (Note di copertina)
Davvero bellissimo, questo libro ha tuttavia rischiato di non farsi leggere dal sottoscritto.
Acquistato quasi per caso in stazione, pensando ad un romanzo ambientato ad Atene, si è rivelato di tutt’altro genere. Il libro inizia con un racconto autobiografico dell’autore che narra del suo primo viaggio in Grecia e della sua amicizia con Kostas, impiegato del comune di Atene, nata proprio durante quella visita.
Aspettandomi un romanzo, inizialmente non ho molto ben digerito questa forma, almeno fino al primo vero capitolo del libro che null’altro è che la storia di Atene, raccontata come solo Manfredi sa fare.
Il libro è davvero completo e ben congegnato: ogni capitolo tratta un tema specifico, spesso un personaggio, ma segue comunque una linea temporale continua, facilitando la comprensione della storia della città e della sua evoluzione.
In ultima analisi, il libro risulta incredibilmente attuale: proprio come la cultura egemone attuale, guardacaso sempre in nome della "democrazia", Atene fu portata a suo tempo ad imporre il suo sistema di governo in una escalation imperialista che causò dapprima il fiorire di un’economia sviluppatissima ed in seguito la caduta della città, con il dissolversi graduale dell’intera civiltà ellenica.
Basti pensare che nella sua fase "calante", Atene fu in grado di mandare a morte Socrate e ingaggiare una guerra decennale con Sparta, senza peraltro avere alcun esito, se non un gran numero di morti.
Il tutto avvenne per il semplice fatto che la democrazia, anche quella lineare, pulita e perfettissima di Atene, cade troppo facilmente nella demagogia.
Non si può non pensare a questi tempi altrettanto olezzosi di società in disfacimento: oggi, come ieri, chi conosce il potere della persuasione ottiene più potere di quanto dovrebbe, con tutte le pessime conseguenze del caso.
Akropolis. La grande epopea di Atene
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