Avremo sempre Parigi
- Autore: Serena Dandini
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2016
“Passeggiate sentimentali in disordine alfabetico” è il sottotitolo del volume “Avremo sempre Parigi” (Rizzoli, 2016) nel quale l’autrice e conduttrice televisiva Serena Dandini, prendendo in prestito la celebre frase del film Casablanca, compie dalla A di Arrondissement alla Z di Zinc, una passeggiata attraverso la Ville Lumière.
“Parigi è una chiocciola. Non certo per la lentezza ma per la geografia dei suoi Arrondissement, sezioni cittadine numerate da uno a venti, che seguono il disegno a spirale della conchiglia di un escargot”.
Se, come diceva Balzac, la città è un oceano, l’autrice consiglia di iniziare la navigazione con una certa dose d’incoscienza, seguire il vento che tira e le nostre emozioni. Si può partire da un giro per negozi, tanti sono gli indirizzi, dove fare shopping, spicca per la sua originalità Mademoiselle Chapeaux, rue de Tournelles, regno dei cappelli con veletta, a piume, eleganti Borsalino e d’estate a larga falda con fiori. Dopo gli acquisti è giunta l’ora del pranzo e la città è famosa per i bistrot
“è molto più di un bar e meno di un ristorante”.
Qui a poco prezzo si sconfigge la solitudine e si assapora una dose di “joie de vivre” mangiando bene. Il bistrot Du peintre, vicino alla Bastiglia, è un piccolo gioiello liberty con boiserie floreali, un camino e vecchi tavoli in legno. Il celebre scrittore americano Ernest Hemingway nel suo libro “Festa mobile” riassume in pieno la filosofia del locale. Al 171 di boulevard du Montparnasse si trova La Closerie des Lilas oggi diventato ristorante di lusso, un tempo frequentato da Hemingway. Una volta rifocillati si è pronti per visitare il Museo Marmottan Monet “austero edificio” sito vicino al Parc de la Muette, nel quartiere di Passy. Il Museo, ricco di sorprese, è un’attraente alternativa ai musei più famosi ed espone quadri di Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro e Alfred Sisley. Se siete amanti dei grandi spazi e dei lunghi orizzonti, la vostra meta è il Bois de Boulogne, posto nel XVI Arrondissement, da sempre uno dei parchi più frequentati dai parigini, che nella Belle Epoque lo attraversavano avanti e indietro in carrozza per vedere e farsi vedere. Il ristorante Chalet des Iles si affaccia sulle sponde del lago all’interno del parco. La Dandini tiene a sottolineare che, nonostante la recente “violenza del terrorismo”, lo spirito del luogo non potrà mai essere cancellato. Infatti, la popolazione cittadina ha risposto invadendo bar e locali per ribadire
“l’esprit di questi spazi vitali per la cultura cittadina”.
Anche se “da ragazza preferivo di gran lunga Londra”, l’autrice, che ha scoperto Parigi “par hasard” “e non l’avrei mai più abbandonata”, percorre le vie della capitale francese svelando segreti e aneddoti della seducente città.
“Parigi è uno strumento che bisogna saper suonare” (Honoré de Balzac, “A Paris!”).
Avremo sempre Parigi. Passeggiate sentimentali in disordine alfabetico
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Si scrive par hasard, con la s e non con la z come compare due volte qui... e "escargot" è maschile, quindi niente apostrofo dopo "un"...
Speriamo che almeno il libro sia corretto 😕
Grazie per la segnalazione, abbiamo provveduto a modificare.
Cordiali saluti