Biglietto, signorina
- Autore: Andrea Vitali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2014
In carrozza, miei cari lettori appassionati delle storie di Andrea Vitali, stiamo per iniziare il nostro ennesimo viaggio verso Bellano! Avete tutti il biglietto? Sicuri? Un momento: pare che questa bella ragazza, che tutti i maschi presenti si sono già voltati ad ammirare, e che sembra parlare appena due parole di italiano, sia sprovvista di titolo di viaggio! Per questo sarà costretta a scendere a Varenna. A Bellano ci arriverà accompagnata dai carabinieri, e ripetendo che lei sta cercando un certo “Dottore Nonimporta”. E chi sarebbe questo Nonimporta? Seguiamola: lo scopriremo insieme a lei!
Marta Bisovich, questo il suo nome, in realtà sta cercando il vicesindaco Amedeo Torelli. Il quale, non appena se la trova davanti, impallidisce, vedendo all’orizzonte uno scandalo che potrebbe seppellire per sempre la sua velleità, peraltro abbastanza infondata, di diventare sindaco. Ecco quindi che la “povera forestiera” viene messa a tacere facendola entrare a servizio proprio in casa del Torelli e di sua moglie Mercede. Tutto sembra andare per il meglio, finché la ragazza non ha una reazione inconsulta davanti al parroco del paese: Mercede si rifiuta di ospitarla oltre in casa e chiede al marito di trovarle un altro posto. Il Torelli prende allora di mira Elpidio Santommaso, il droghiere, che a suo tempo ha aiutato a rilevare l’esercizio, e che ha grossi problemi con la moglie Emma, caduta in depressione e messasi a letto in conseguenza di gravi fastidi odontoiatrici riguardanti una dentiera mal sopportata.
Rimasto praticamente solo con il figliastro Filiberto, il Santommaso è proprio nella condizione di avere bisogno di una badante. Tutto sistemato, quindi? Ahinoi, purtroppo no, perché Emma, anziché riprendersi, inizia a peggiorare a vista d’occhio, mentre Elpidio, privato in pratica della moglie, si lascia sedurre dalle grazie e dalla furbizia di Marta. E’ l’inizio della fine per il povero droghiere, che arriva a compiere un gesto estremo.
Rimasto solo con la mamma gravemente malata, Filiberto si vede crollare il mondo addosso: la drogheria è stata venduta e lui dovrà presto andarsene chissà dove. Ma c’è qualcosa di non chiaro. Innanzitutto, a chi è stata effettivamente venduta la drogheria? E perché il povero Elpidio, malgrado si sia chiaramente suicidato, ha ricevuto un funerale religioso? E cosa ci fa di nuovo in paese il Vaninetti, quella specie di vagabondo scioperato?
Eppure è proprio il Vaninetti, uomo dal grande cuore e insofferente alle ingiustizie e all’illegalità, a raccontare ai carabinieri di Bellano quello che ha visto con i propri occhi e che non gli torna per niente. Sarà ora che i carabinieri se ne occupino?
Quasi un giallo, questa volta, la storia che è scaturita dalla penna del medico bellanese. Un intreccio ricco di colpi di scena e di verità sottaciute che tiene alta l’attenzione del lettore, denso di personaggi anche secondari (il Dottor Lesti e il suo improbabile sostituto Cantamerlo, il prevosto e la perpetua, il notaio Delabré, il viscido avvocato Gregori e la sorella tabagista di Marta) ma tutti ben caratterizzati.
Una vicenda che lascia per strada delle vittime, ma alla fine punisce i colpevoli e premia l’altruismo di chi si è esposto per gli altri, chiudendosi sul sorriso di un Vaninetti cambiato sia dentro che fuori. Con la soddisfazione che può dare l’avere letto un libro appassionante, ancora una volta lasciamo Bellano, ma abbiamo già in tasca il biglietto per la nostra prossima visita.
Biglietto, signorina
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