Enigma di Clive Cussler

Anni ’70, isola di Tarso. Il romanzo narra le vicende di Dirk Pitt e del compagno d’avventure Al Giordino che si imbattono in un curioso attacco aereo: un aereo giallo della prima guerra mondiale attacca una base aerea americana. Dirk Pitt decide di indagare sulla faccenda e finisce per ritrovarsi in casa di un anziano signore dai modi aristocratici e di sua nipote Teti. Dietro a questo bizzarro attacco aereo si cela un complotto criminale. L’autore si deve essere senz’altro dato da fare per poter tessere una trama che potesse tenere il lettore sulle spine, i colpi di scena non mancano, le battute a volte fanno sorridere; tutti gli elementi che costituiscono la base di una trama da thriller avventuroso sono presenti: il protagonista sempre pronto a tutto e con la frase pronta; la spalla un po’ ridicola, spaccona e a tratti goffa, anche se con un’ottima mira; spie; un vecchio aristocratico e l’immancabile ragazza di turno, col solito alone di fatale bellezza, dietro cui si cela una persona fragile e insicura. Un classico insomma!

Trama con qualche buco logico, portata avanti con una scrittura da airport novel, in cui i personaggi sono fortemente stereotipati e poco credibili. Il protagonista rappresenta il classico eroe, il macho da fumetto, con un umorismo piatto che nel XXI secolo sembrerebbe fuori tempo, ma che doveva risultare leggermente ridicolo anche negli anni ’80. Neanche la storia di intrighi e colpi di scena riesce a distrarre dalla forma non ottima, dato che la storia non regge completamente.