I cani e i lupi
- Autore: Irene Némirovsky
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
“I cani e i lupi” è l’ultimo romanzo di Irène Némirovsky, pubblicato a Parigi nel 1940. Soltanto due anni più tardi l’autrice viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, dove muore di tifo a trentanove anni, lasciando all’umanità un patrimonio letterario inestimabile. Protagonista dell’opera è la piccola Ada Sinner. Siamo nell’anno 1914 ed Ada vive con il padre ed il nonno in una piccola cittadina ucraina, nel ghetto ebraico ovvero nella parte più bassa e povera della città. Quest’ultima è divisa, infatti, in due zone, quella bassa e quella alta in cui abitano “gentili” e ricchi ebrei. In una delle giornate di Pogrom: le sommosse popolari antisemite che sconvolgono la Russia di quel periodo, Ada si rifugia con Ben, l’amico di sempre, nell’abitazione dei ricchi e lontani cugini, situata nella parte alta della città, ed è qui che incontra il bambino Harry Sinner e ne rimane incantata; incantata tanto da non riuscire a dimenticarlo e tanto da costruire intorno a lui, tramite le sue fantasie, quasi una realtà parallela. Quel bambino, tuttavia, in quell’occasione, non ha avuto contatti con Ada considerata dai parenti, a causa della sua povertà, come il peggiore dei mali e per questo tenuta a distanza. Ada, nella speranza di ottenere un futuro migliore, parte insieme alla zia Raisa, la figlia di questa: Lillia e Ben, stabilendosi in Francia. Qui la ragazza può sviluppare le sue doti da pittrice e lavorare per la zia, che ha aperto un piccolo atelier di sartoria, ma non incontra la felicità. Almeno fino a quando, ormai da giovane adulta, scopre che Harry Sinner, quell’Harry dai polsini bianchi che tanto l’aveva affascinata da bambina, è emigrato in Francia e vive nella casa vicina.
“Era strano scoprire che a Parigi erano più vicini che nella loro città natale, dove li separavano il ghetto, l’interminabile viale costeggiato di tigli e le colline”
Ha occasione di intravederlo, rientrando a casa, durante una delle serate danzanti dei Sinner, le cui luci e i cui partecipanti erano visibili anche dalla strada. Si rende conto di non averlo mai dimenticato e di aver vissuto fino ad allora una vita che non era la sua, quasi che la vera realtà fosse rappresentata soltanto dalla vita con lui. Ada decide di fare ad Harry un regalo e gli fa recapitare in via anonima dei preziosi volumi. Non ci sono più contatti tra i due, Ada, infatti, trascorsi anni da quell’evento, accetta la proposta di matrimonio di Ben anche se con l’affetto di una amica. Ella non ha mai amato Ben e la circostanza è nota anche all’amico che tuttavia non riesce a staccarsi da lei, preferendo un matrimonio senza amore rispetto alla probabile perdita di un legame così forte ed alienante. Harry ricompare nella vita della protagonista quando scopre l’identità dell’autrice delle due tele esposte in una libreria; tele che lui stesso ha acquistato per la sua abitazione. L’identità è quella della persona che gli ha fatto recapitare un pacco qualche tempo addietro: Ada Sinner. Inizialmente non vuole avere contatti con la pittrice, definendone il comportamento da classica “insolenza giudea”. Tuttavia, coinvolto dagli amici che hanno apprezzato le tele, si reca presso l’abitazione di Ada. In quell’occasione Harry si rende conto di avere un debito con quella ragazza a causa del comportamento tenuto da bambino. Questa circostanza fa avvicinare i due, nonostante anche Harry sia sposato. Era inutile che la moglie di Harry lottasse:
“se a spingere Harry verso quella ragazza non era la passione, né la famiglia, allora doveva essere un oscuro richiamo del sangue, contro il quale lei era impotente”
Ben, dal canto suo, accetta questa storia e scompare dalla vita di Ada,
“fra i due sposi era rimasta una forma di diffidenza, un imbarazzo, che a poco a poco avvelenava ogni minuto passato insieme”
Ben, successivamente, ritorna da Ada per farle avere notizia di uno scandalo finanziario che ha colpito lui ma anche lo stesso Harry. La donna decide di allontanarsi da Parigi, nell’intento di salvare Harry: solo la moglie Laurence, infatti, possiede i mezzi per far uscire il marito da quella situazione.
“Come nelle favole quando ci si ritrova davanti a uno specchio rotto o a una lampada spenta, e l’incantesimo è svanito”
A seguito del confronto tra Ada e Laurence, viene notificato alla prima un decreto di espulsione. Ada è costretta, quindi, a partire, abbandonando Ben, la zia Raisa, il ricordo di Harry, la speranza e partorendo il figlio di Harry in un paese dell’est Europa.
“Era la prima volta…che poteva usare con certezza la parola “noi” ed era una parola dolcissima”
In questo romanzo, l’autrice narra la storia di Ada attraverso il suo inconfondibile e raffinato stile ma lo arricchisce di tenerezza.
I cani e i lupi
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Sembra molto interessante, ma la trama è troppo dettagliata. Le recensioni che raccontano troppo, fanno perdere il gusto di leggere il libro. Credo che sia preferibile un commento sullo stile, degli accenni per incuriosire il lettore, più che una sinossi.
Grazie Claudia per il tuo consiglio.
Il libro è davvero molto interessante ma, come le altre opere di Irène Némirovsky, le trame sono molto complesse e ricche di sfaccettature ed è difficile riuscire a sintetizzarne il contenuto senza far perdere al lettore il filo logico del romanzo.
Spero che tu possa leggere ed apprezzare il volume, così come l’ho amato io e grazie per il suggerimento.