Il cardellino
- Autore: Donna Tartt
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2014
“Theo Decker sono io. Ma il nome è un omaggio al fratello di Van Gogh: a sua volta un artista, oltre che una figura protettiva di quel genio tragico di Vincent”.
Così aveva dichiarato in un’intervista Donna Tartt, scrittrice di culto e di grande successo, riferendosi al suo romanzo “Il cardellino” (titolo originale The Goldfinch, traduzione di Mirko Zilahi de’ Gyurgyokai), che viene pubblicato oggi in Italia da Rizzoli. Partendo dalla visione del dipinto Il cardellino del seicentesco pittore olandese Carel Fabritius (1622 - 1654), che s’intravede nella copertina italiana del suo terzo romanzo, il più atteso della stagione, l’autrice statunitense racconta la storia di un’anima ferita.
Trama - Theo Decker assomiglia al cardellino incatenato ritratto dall’artista allievo di Rembrandt. Il ragazzo ha perso la madre durante un attentato terroristico avvenuto all’interno del Metropolitan Museum di New York, dove si stava svolgendo una mostra di pittori fiamminghi. Nella confusione seguita al folle gesto, Theo aveva trovato modo di fuggire prima che i soccorsi e la polizia fossero riusciti a intercettarlo. Il tredicenne aveva timore di essere affidato ai servizi sociali, perché il padre aveva abbandonato il tetto coniugale per andare a Las Vegas con la nuova fidanzata. L’adolescente si era così nascosto nel suo appartamento, come unica compagnia quel pacchetto che una delle vittime gli aveva affidato prima di morire. Quel tesoro contenuto all’interno, un dipinto raffigurante un cardellino, avrebbe avuto il potere di condizionare l’intera futura esistenza di Theo, la cui vita aveva subìto un prima e un dopo. Se è vero che l’enigmatico pennuto per il suo canto melodioso, la sua fragilità e i suoi colori particolari è spesso stato usato come modello dagli artisti, a un’autrice sensibile come la Tartt, il cardellino incatenato ma dall’aspetto fiero e dignitoso rappresenta una metafora di quello che siamo.
“Non abbiamo scelto di vivere e ogni giorno vediamo i limiti di ogni nostra azione, tuttavia la nostra vita è degna di essere vissuta con orgoglio”.
La gestazione del romanzo, definito da Vanity Fair come “l’evento letterario dell’anno” e da Stephen King “un raro esempio di romanzo di alta qualità letteraria che riesce a parlare sia con il cuore che con la mente”, viene da lontano. Vent’anni fa la scrittrice durante il giro promozionale di presentazione del suo primo libro ad Amsterdam era andata a L’Aja ad ammirare Il cardellino di Fabritius. Contemplando l’opera la scrittrice aveva compreso che presto o tardi avrebbe scritto un romanzo dedicandolo al singolare uccellino.
Donna Tartt è nata a Greenwood nello Stato del Mississippi nel 1963. Laureatasi al Bennington College, l’autrice ha scritto il suo primo romanzo Dio di illusioni (The Secret History) a ventinove anni ed è stato subito successo. Quel piccolo raffinato college nel Vermont coacervo di passioni, intrighi e desideri inconfessabili ebbe il potere di sedurre i lettori. Fu amore a prima vista ma la Tartt ha voluto aspettare dieci anni per dare alle stampe Il piccolo amico (The Little Friend) dove un omicidio senza colpevoli è il pozzo nero di un nucleo familiare nel profondo Sud degli Stati Uniti. Non possiamo rimproverare all’autrice di avere tempi molto lunghi se il risultato è un capolavoro come Il cardellino, dedicato alla madre e a Claude. Undici anni dopo Il piccolo amico, la scrittrice ci regala quasi 900 imperdibili pagine, un’opera dickensiana, che conducono il lettore a New York tra i salotti dell’Upper East Side, nella desolante periferia di Las Vegas e lungo i canali di Amsterdam. Tutto questo per rappresentare
“La violenza morale dei nostri tempi e il dramma di un’innocenza impossibile in una saga febbrile e ammaliante”
secondo Booklist.
Nell’ambito della Quinta Edizione di Libri come. Festa del Libro e della Lettura che si svolge all’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 14 al 16 marzo 2014, Donna Tartt presenterà Il cardellino questa sera alle 21 presso il Teatro Studio. Interverrà Antonio Monda.
- Auditorium Parco della Musica
- Viale Pietro De Coubertin,30
- 00196 Roma
- Teatro Studio
- Donna Tartt. Come scrivo i miei libri.
- Biglietto 2 euro. Biglietteria 892982
Vedi anche: Donna Tartt vince il Premio Pulitzer 2014 per la narrativa
Il cardellino
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In questi giorni di vacanza, avvicinatevi a questo libro meraviglioso, unico.
Ho affrontato questo tomo con grande curiosità e devo dire che non mi ha deluso. Nonostante la mole si legge con piacere, è evidente l’influenza di Dickens , di Balzac e di Mark Twain, ma la scrittrice mescola bene il suo talento al loro genio. E’ vero, certe scene sono assurde, ma il ritmo narrativo non cala fino alla fine. L’uso della prima persona non rallenta l’azione e non ci sono troppi personaggi che disorientano il lettore.