Il faraone delle sabbie di Valerio Massimo Manfredi

Il Faraone delle Sabbie è un romanzo atipico per Manfredi dato che questa volta la storia non si svolge nel passato (se non nell’incipit), ma utilizza il passato come chiave di volta per una trama che si dipana in un’epoca contemporanea.

Il personaggio principale è William Blake, un archeologo americano di fama mondiale che in un momento buio viene trascinato dagli eventi nell’avventura più importante della sua vita e ad una scoperta in grado di sconvolgere l’intera umanità.

Nel frattempo la macchina della storia ha un’improvvisa accelerazione attorno al fulcro del medio oriente: Israele ed il mondo Islamico si preparano all’ultimo scontro, Armageddon.

Il libro è del 1998, ma il disegno dei personaggi legati alla polveriera mediorientale è realistico e quantomai attuale: le ragioni di popoli incastrati in un contrasto inscindibile che si trascina nel rancore fino alla psicologia dei singoli personaggi sono affascinanti e fanno riflettere.

Dopo un avvio interlocutorio in cui l’autore presenta i personaggi e tratteggia il contorno della storia, il ritmo diventa più incalzante e la trama avvincente e ricca di colpi di scena. Ne risulta un romanzo davvero godibile, da leggere tutto d’un fiato.