Il ragazzo che leggeva Maigret di Francesco Recami

E’ del 2009 questo libro di Francesco Recami, che precede i più noti romanzi dell’autore pubblicati con successo da Sellerio.

Il protagonista ha tredici anni, va alla scuola media in un piccolo borgo della provincia italiana, è figlio del fattore di una grande famiglia di aristocratici decaduti, i conti di San Vittore, e abita nella fattoria; eppure coltiva gusti letterari raffinati, in quanto è sin da bambino un lettore fortissimo ed ama in modo quasi maniacale i libri di Simenon, in modo speciale i romanzi di Maigret. Si chiama Giulio, ma ormai Maigret è per tutti il suo soprannome. Al gusto per la lettura e per le indagini poliziesche, aggiunge quello per la buona tavola: sua madre è una cuoca sopraffina e alla tavola di famiglia non mancano mai manicaretti deliziosi, di cui il ragazzino, un po’ pigro e grassoccio, non riesce a fare a meno. Legge Maigret, beve cioccolata calda, si rimpinza di panini con formaggi e salumi ricercati. Una mattina di nebbia, mentre aspetta la corriera che lo porta a scuola, vicino alla chiusa del canale crede di vedere qualcuno che butta un grande pacco nell’acqua... Un cadavere? Spaventato il ragazzo vede con stupore e preoccupazione salire a bordo uno sconosciuto elegante, il cui abbigliamento, soprattutto le scarpe, sono del tutto fuori luogo in quella campagna fangosa. Da qui iniziano le ore più difficili e pericolose della vita di Giulio: confida alla prof di lettere la sua paura, ma ovviamente non viene preso sul serio e da quel momento in un crescendo di paurosi incontri con personaggi del luogo che sembrano avere tutti segreti innominabili, Giulio/Maigret è costretto a misurarsi con un reale che ha del romanzesco, mettendo alle prova le sue capacità investigative e la sua resistenza. In poche ore si trova al centro di una storia più grande di lui e ne uscirà maturato e più saggio, anche se avrà perso il suo amato cappotto e in parte la sua ingenuità...

Ottime le pagine del romanzo, nelle quali ancora una volta Recami mette insieme campagna e città, sentimenti raffinati e pettegolezzi da piccolo centro, aristocratici, vedove piccolo borghesi, arrivisti, attrici in cerca di soldi, carabinieri inesperti, e soprattutto un personaggio, Maigret, intelligente e riuscito. Un amante della lettura che ha scelto Simenon rispetto a Stephen King, il commissario Maigret e le sue riflessioni intelligenti mentre fuma la pipa: i libri di Maigret si possono leggere tutti d’un fiato al calduccio della stufa, con una buona merenda, mentre fuori c’è la bufera, non come quei romanzoni di 800 pagine che non finiscono mai...

Recami si rivela ancora una volta un narratore di personaggi e di atmosfere insolite ed originali, che lo rendono un autore diverso nel panorama della nostra narrativa, anche se non mi sembra che riceva il consenso di pubblico che merita.