L’esordiente
- Autore: Raul Montanari
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Baldini+Castoldi
- Anno di pubblicazione: 2011
Sei mesi di vicende - alcune spassose altre violente - come in un diario. Livio Aragona, scrittore giallista ed insegnante di scrittura creativa, si racconta attraverso gli episodi tragicomici che cambieranno la sua esistenza fino ad un epilogo drastico che segnerà il passaggio a nuove consapevolezze.
Livio, uomo sensibile al fascino femminile, è circondato da molte donne tra le quali la madre Mary, svampita e sensibile che ancora a settant’anni conquista l’attenzione degli uomini, Silvia la ex moglie, dolce e fragile per la quale prova ancora un sentimento sincero e malinconico e Veronica, un’allieva del corso di scrittura, affascinante ed intelligente della quale si innamora nonostante ritenga che la stessa, aspirante scrittrice, sia priva di talento letterario.
Livio ha cinquant’anni e professionalmente è al giro di boa di un percorso nel quale l’ossessione per l’assegnazione di un premio letterario (il ‘Premio’, innominabile per motivi scaramantici per quanto noto e importante) lo sta allontanando inesorabilmente dalla sua stessa natura. Ed è proprio per questo che stenta ad accorgersi di quanto amore abbia intorno e di quanto le sue donne abbiano bisogno di salvarlo dalla deriva di un mondo decadente fatto di incomunicabilità, arroganze e pregiudizi. È così che, insieme a Livio, scopriamo che Mary è una madre dal forte istinto e pronta ad agire, che Silvia soffre perché il suo compagno Emiliano, che lui stesso le aveva presentato, ha un’indole criminale indomita e che Veronica nasconde un talento eccezionale che lui proprio non aveva voluto riconoscere, ma contro il quale sarà presto costretto ad imbattersi.
L’assegnazione del premio si avvicina e proprio quando questo sembra sicuro, accadrà l’imponderabile ribaltando ogni previsione, in un crescendo di tensione e flussi di coscienza.
Riuscirà Livio, lo scrittore, a vincere il premio? Ma soprattutto riuscirà Livio, l’uomo, a vincere qualcosa molto più importante che rappresenta il valore della vita stessa, ossia ritornare a vivere con dignità?
Livio Aragona – per fortuna - è uno scrittore vero, uno di quelli che prima di imparare le tecniche di seduzione che furbescamente conquistano il lettore, e tutte le altre tecniche corruttive che smuovono i voti di una giuria compiacente, aveva qualcosa da dire, e lo voleva dire urlando, tirando fuori a forza la propria rabbia e le brutalità della vita che lo hanno travolto in un passato di incomprensioni e violenze. Sarà proprio per questo che, nel momento della capitolazione finale ad un mondo cinico e spietato, un gesto istintivo lo libererà da questa ulteriore resa, giusto in tempo per riprendere in mano le redini della propria esistenza e riconoscere in questa un ingrediente fondamentale: l’amore.
‘L’esordiente’ di Raul Montanari è un romanzo accattivante ed ironico, dai colori pastello con tinte nere qua e là, che la dice lunga sul mondo dell’industria libraria e su tutto quello che gli gira intorno, dai grotteschi salotti televisivi alle ipocrisie degli ambienti editoriali, fino alle losche modalità di assegnazione dei premi letterari, in netto contrasto con i valori veri della vita quali l’amicizia, l’amore e il rispetto di sè e degli altri. Ma è anche un romanzo che svela i sogni di chi crede nella scrittura come sottile strumento di comunicazione umana e che scandisce il ritmo pulsante del candore interiore che ogni aspirante scrittore mette nella necessità -quasi disperata - di raccontare qualcosa che, pescato nel profondo di sé, possa raggiungere la condivisione empatica negli altri, in altre parole il nobile fine ultimo della letteratura.
L'esordiente
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