L’ombra di Caterina
- Autore: Marina Marazza
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
“L’ombra di Caterina” (Solferino 2019) è il nuovo romanzo della giornalista e scrittrice Marina Marazza, specializzata in tematiche di storia, società e costume, dedicato alla madre di Leonardo da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) inventore, artista e scienziato italiano.
Mi ci erano voluti più di quarant’anni per arrivare a stargli accanto. Una vita intera prima di sentire la sua bella voce calda chiamarmi “madre”.
Caterina di Antonio di San Pantaleone (1427/34-1494) per tutta la vita avrebbe dovuto pagare il suo peccato, ma il frutto di quel ”peccato” sarebbe stato di dare alla luce un uomo d’ingegno, talento universale del Rinascimento.
Metà XV Secolo. Caterina era una giovinetta di soli sedici anni di estrazione sociale modestissima, che viveva insieme con la sua famiglia nel podere di Cegoli vicino a Firenze, quando era stata notata per la prima volta da messer Piero da Vinci, il padrone di casa che era venuto a riscuotere la pigione arretrata.
Scampata a un tentativo di stupro del suo stesso fratello, Cambio, il giorno del matrimonio della sorella maggiore Lisa, Caterina, fuggita dall’incivile predatore dentro le scintillanti acque del torrente Bonchio per lavarsi, si era accorta solo all’ultimo momento che ser Piero la osservava. “Non immaginavo che il rio Bonchio fosse abitato dalle ninfe”.
Tra il notaio e Caterina era così iniziata una relazione dal futuro quanto mai incerto, quando Caterina si era accorta di aspettare un figlio da ser Piero, era venuta a sapere che quest’ultimo stava per sposarsi con la figlia di un ricchissimo mercante. Il destino di Caterina era segnato, il suo come quello di tante donne dell’epoca, costrette a subire la prepotente volontà di un uomo, senza potersi ribellare.
Caterina avrebbe avuto solo poco tempo per allattare suo figlio, che sarebbe stato allevato nella casa paterna, senza però poter ereditare in futuro né titoli né proprietà della famiglia del padre. Eppure Leonardo, presto, avrebbe dimostrato al mondo che cosa significa vivere del proprio immenso ingegno.
In questo romanzo dalla prosa scorrevole e avvincente l’autrice ci mostra sotto una luce nuova il più grande genio di tutti i tempi, l’ingegnere di corte degli Sforza a Milano che progettava le città e imbrigliava le acque, il pittore che aveva dipinto ritratti lodati perfino dai poeti.
A cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, è la voce di sua madre, Caterina, che parla, che ricostruisce la sua esistenza vissuta lontano dal “figlio della colpa”. Andata sposa all’ex soldato di ventura in seguito fornaciaio Antonio di Pietro del Vacca di Vinci, soprannominato “Accattabriga”, dal quale ebbe cinque figli: Piera, Maria, Lisabetta, Cesco, Sandra. Caterina, una donna che la Storia ha dimenticato, relegato in un angolo, la cui figura esce con prepotenza e vigore da queste pagine, prendendosi la sua rivincita.
Nella ricca Appendice del libro, Marina Marazza sottolinea che questo romanzo corale pieno di una varietà di personaggi realmente vissuti tra il XV e il XVI Secolo tra i quali Sandro Botticelli, Cosimo de’ Medici, Domenico Ghirlandaio, Girolamo Savonarola e molti altri ancora:
Vuole essere prima di tutto la ricostruzione di un tempo che ci sembra lontano ed è invece sorprendentemente uguale al nostro, per la semplice verità che l’essere umano è sempre quello.
L'ombra di Caterina
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