Miserere
- Autore: Marina Marazza
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Milano 1630. In una città piagata dalla peste, una donna determinata, libera e senza paura sta elaborando la sua vendetta raccogliendo tutte le risorse a disposizione tra persone fidate e astute e mezzi necessari.
La donna in questione si chiama Alma Osio e le persone che vuole vendicare sono i suoi genitori, Giovan Paolo Osio, signore di Usmate, barbaramente torturato e poi ucciso da dei traditori reputati amici, e Virginia de Leyva, ossia la Monaca di Monza murata viva per 14 anni. Il loro crimine: averla messa al mondo.
Alma può contare su Dulce, amica e amante fidata, Camillo, precedentemente servitore di suo padre e Lupo messosi a suo servizio dopo aver perso tutto tragicamente.
Come è stata allevata Alma dopo essere stata data alla luce? Da chi è stata allevata dopo la condanna ai suoi genitori? Alma ha trovato una condizione simile alla dimensione familiare grazie ad Apollonia, la sua balia, che a sua volta ha dato alla luce una bimba poco prima della sua nascita e che quindi ha potuto allattarla come una figlia. Per una distrazione Apollonia lascia che Alma si allontani e che venga rapita, ancora bambina, da un gruppo di girovaghi giunti in città per intrattenere il pubblico, ma in realtà capaci di rapire bambini e mutilarli per il loro sfruttamento alla ricerca di vantaggi economici.
Alma, si salva per miracolo, tramite l’intervento provvidenziale di una donna, Clara, che la terrà con sé e l’alleverà come una figlia. Clara è però una cortigiana di Mantova e insegnerà ad Alma non solo l’indipendenza e il privilegio di un’istruzione, ma anche come comportarsi con gli uomini e all’occorrenza sedurli, insegnamenti che la metteranno in salvo più di una volta.
Con tenacia Alma riuscirà a ricostruire le ultime ore dei suoi genitori e a scoprire chi sono stati gli aguzzini di suo padre, ma non solo, la sua sete di vendetta la condurrà in realtà a scoprire le sue reali radici.
Con Miserere (Solferino, 2020) Marina Marazza si destreggia, con maestria innata, in un contesto storico cruento e determinante come il periodo della peste e l’ombra dell’Inquisizione costruendo il personaggio di Alma e mostrandolo al lettore alternando digressioni nel passato e le azioni del presente, che disegnano il contorno di una donna che ha abbandonato in fretta l’infanzia per imparare a difendersi e a onorare le sue fortune e i suoi privilegi, difendendo chi non è in grado di farlo da solo, mettendo al servizio del prossimo le proprie fortune. Un forte senso di giustizia urla nelle vene di Alma, una giustizia universale, non legata esclusivamente alle sue vicende personali. ma che abbraccia tutte le incoerenze del tempo in cui vive. Cresciuta abbandonando i cliché che relegano le donne in ruoli marginali e in posizione di sottomissione alla figura maschile, Alma sa prendersi gioco del potere per giungere ai suoi scopi. È istruita a sufficienza per poter conversare con chi crede di predominare culturalmente in quanto uomo, senza abbassare mai lo sguardo.
Alma non è l’unica figura femminile di spicco per doti di indipendenza, astuzia e determinazione in questo romanzo. L’autrice fa un grande omaggio in realtà alle donne, inserendo dei personaggi femminili, ognuno dei quali è stato segnato da violenza, tradimento e tentativo di sottomissione, eventi che rendono i personaggi di questo romanzo detentrici di personalità forti, consapevoli del mondo e del tempo in cui hanno avuto la sventura di nascere, ognuno dei personaggi femminili della storia ha appreso a cercare, coni mezzi a disposizione la propria forza, il riscatto e l’affermazione del sé.
Non è un caso che Alma venga cresciuta da Clara, una cortigiana che a sua volta ha avuto il coraggio per ribellarsi a un terribile destino a cui era stata esposta dalla propria famiglia. Dulce, uno degli affetti più importanti per Alma, è scappata a sua volta dalla Spagna alimentata dal coraggio che cambierà il suo destino.
In un’epoca esclusivamente governata dal patriarcato e dal machismo, la scrittrice riscatta la figura femminile mettendo in evidenza le sue fragilità, le barbarie alle quali venivano esposte sin da piccole, le violenze, ma anche il coraggio di reagire, la forza di cambiare. In un momento storico in cui le donne avevano poche scelte per il proprio futuro, in cui erano il primo agnello sacrificale della famiglia in caso di difficoltà economiche e in cui la massima aspirazione poteva essere “sistemarsi” dignitosamente tramite il matrimonio, Alma ha un potere economico, un’astuzia e una determinazione di un piano di vendetta dove le figure maschili sono un contorno, uno strumento di cui servirsi.
Il lettore si sente coinvolto, pagina dopo pagina, in una fame di conoscere i fatti in costante crescita grazie allo stile narrativo dell’autrice, che svela i personaggi rendendoli vividi tramite azioni e parole, adeguando il linguaggio al ceto sociale di provenienza e ancora una volta, dimostrando grandi capacità di ricostruzione storica.
Miserere è un romanzo adatto a chi ama l’azione, ma anche l’ambientazione storica contornata da dettagli di avvenimenti realmente accaduti e documentati.
Miserere
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Un libro per chi ama i romanzi costruiti su ambientazioni storiche particolari e ben delineate.
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