Le due tigri di Emilio Salgari

La promessa con cui si è concluso "I Pirati della Malesia" è stata mantenuta, ecco le due tigri, quella della Malesia e quella dell’India, a confronto in uno scontro terribile.

L’occasione la dà sempre Tremal Naik, l’uomo è disperato: l’amata Ada è morta, proprio come è accaduto a Marianna e gli ha lasciato una bambina, ma il terribile Suyodhana l’ha fatta rapire per farne la nuova vergine della pagoda. Tremal Naik si rivolge, pertanto, all’amico Sandokan per tentare di salvare la figlia e strapparla al terribile destino al quale sembra condannata.
Sandokan, affiancato dall’immancabile Yanez, parte dunque per la giungla nella quale si trova il covo dei terribili thugs, gli strangolatori devoti alla Dea Kalì e comandati da Suyodhana. L’accompagna anche una bellissima bajadera di nome Surama, che pare aver fatto breccia nel cuore del flemmatico portoghese.

Il libro è ancora più ricco di colpi di scena rispetto ai precedenti, probabilmente è il migliore ed il più complesso del ciclo di Sandokan e si conclude per le strade di Delhi, dove il destino delle due tigri a confronto andrà ad intrecciarsi con quello della rivolta indiana contro i dominatori inglesi. Salgari si riconferma ancora un grande narratore.