Leggendo Turgenev di William Trevor

Irlanda 1955. “Mary Louise Dallon conservava nei tratti un aspetto da ragazzina”. Poco più che ventenne, la giovane che possedeva nei suoi occhi azzurri “l’innocenza aperta dell’infanzia” viveva insieme ai genitori e ai fratelli James e Letty in una modesta fattoria “lungo la strada di Culleen”. Elmer Quarry “unico protestante facoltoso della zona”, aveva un negozio di stoffe, dove vi lavoravano “le due sorelle Matilda e Rose, entrambe maggiori di alcuni anni e dotate di una bellezza che a lui era stata negata”. A 35 anni Elmer “grasso e squadrato” con un “fisico da imprenditore” era ancora scapolo, perché “nel negozio di stoffe Quarry ci si sposava tardi concentrandosi sugli affari prima di pensare a mettere su famiglia”. Quando Elmer aveva deciso di sistemarsi andando contro le rimostranze delle sorelle assolutamente contrarie a “turbare lo status quo nell’appartamento sopra il negozio e nel negozio stesso” in Bridge Street situato in una piccola città di “poco più di 2500 abitanti”, aveva scelto proprio Mary Louise per il suo “aspetto gradevole”.

Naturalmente il matrimonio tra due persone così differenti per stile di vita e mentalità avrebbe immediatamente scavato un solco tra i coniugi. Elmer si era sposato “per avere un erede. L’aveva sposata per la sua idea romantica che il nome del negozio dovesse continuare”, Mary Louise “si era sposata per soldi. Si era sposata per impazienza e per noia ed era stata ripagata con gli interessi”. Costretta a specchiarsi nelle solitudini delle due Quarry che “erano cresciute come due germogli spuntati dalla stessa radice”, la cui radice era appunto “la famiglia”, l’infelice sposa aveva trovato consolazione nel rapporto platonico con il cugino invalido Robert. “Leggi mai romanzi russi?”. Robert e Mary Louise si erano innamorati consapevoli che il loro amore non aveva futuro. “Le sembrava di non aver mai sentito una voce così bella”. Un vecchio cimitero abbandonato era il teatro dei loro incontri romantici e intensi pieni di una passione mai consumata e per questo ancora più potente. “... avrebbe potuto vivere solo dei momenti di un pomeriggio?”. La ruota del destino però stava per compiere nuovamente il suo giro.

L’irlandese William Trevor, nato nel 1928 nei pressi di Cork, prolifico autore di numerosi romanzi, è considerato uno dei maggiori scrittori di lingua inglese. Anche in Leggendo Turgenev (titolo originale: Reading Turgenev, edito da Guanda nel 2012) viene posto in evidenza come William Trevor prediliga immergersi nelle psicologie dei singoli protagonisti dei suoi romanzi e racconti dalla prosa minimale e descrittiva. Esempio di ciò è la superba caratterizzazione delle sorelle Quarry che ”sembravano immobili come i manichini in vetrina, una dietro ciascun bancone, in attesa di un nuovo cliente”.

Lo stile dell’autore assomiglia al cielo d’Irlanda: a volte azzurro, spesso nuvoloso e minaccioso pioggia, sempre affascinante e travolgente. Una scoperta per chi non ha mai letto i suoi romanzi, una conferma per chi già ha avuto il piacere di immergersi nell’atmosfera di una prosa elegante e mai banale.