Morte di una ragazza speciale di Luigi Guicciardi

Luigi Guicciardi torna con la sua creatura di carta, il commissario Torrisi, che già abbiamo imparato a conoscere nel precedente libro, intitolato Il ritorno del mostro di Modena.
Il libro che narra la sua seconda avventura si intitola Morte di una ragazza speciale ed è pubblicato da “I Gialli Damster”.
Un giallo avvincente e curioso.

Al centro dell’indagine vi è la tragica morte di Maria, una ragazza speciale, perché, oltre a essere dotata di una bellezza fuori del comune, è anche down. Il suo cadavere viene ritrovato, saponificato, e chiuso in un sacco sulle rive di un fiume. Lei era scomparsa nel nulla ben tre anni prima del suo ritrovamento:

È un cadavere di sesso femminile, saponificato, con formazione di adipocera. C’è stato un processo di saponificazione progressiva e di essicazione dei grassi. È un caso raro, ma possibile. Serve un corpo ricco di grassi e un posto povero di ossigeno. Un processo naturale. È un fenomeno fisico che blocca la decomposizione del corpo, riducendolo quasi come una mummia. (…) La cute assume questo colorito biancastro e sul cadavere si forma qusta specie di involucro viscido, simile alla creta, che all’inizio è molle al tatto, poi friabile.

Ma chi è stata veramente Maria Leonardi?

Giovane per sempre. La ragazza è di una bellezza straordinaria. Una bellezza dai tratti sudamericani o indi: gli occhi a mandorla, il viso espressivo, la pelle liscia e dorata, i capelli nerissimi tagliati a caschetto, con una frangia fino alle sopracciglia marcate. Il sorriso sembra pronto a emergere. Forse era facile innamorarsi di lei.

Un cold case, dunque?

Abbiamo un cold case, commenta l’ispettore. Non sono casi freddi. Non si raffreddano mai. Almeno non per qualcuno.

Chi ha voluto la morte di una ragazza così giovane e delicata?
A Torrisi spetta un lungo lavorio di indagine vera e propria:

Qui si tratta di vittime scomparse da molto tempo. La scena del crimine non esiste. Avete a che fare col fascicolo del delitto, se riuscite a trovarlo, e con gli archivi. E quando andate dalla famiglia, incontrate della gente che ha già subito lo shock e può aver trovato o no il modo di superarlo. E’ qualcosa che logora. Il lavoro sugli omicidi freschi è clinico, perché le cose si muovono veloci. Quello sui casi vecchi è emotivo.

Torrisi che:

Cerca sempre di non giudicare gli altri. Sa cosa vuol dire trovarsi in fondo a una valle, nella vita. Ma alcune valli sono più profonde di altre, e quella donna si era trovata in un luogo da cui non era riuscita a risalire.

Dovrà impegnarsi a fondo, per far luce su di un caso intricato. Ci riuscirà a trovare il colpevole?

Una lettura di genere per amanti. Una narrazione fluida e precisa che, tuttavia, difetta un po’ di descrizioni un po’ più particolareggiate. Ma la trama è ben congegnata, personaggi e ambientazioni descritti bene, seppur brevemente. Nel complesso un lettura classica, curiosa e avvincente.
Alla prossima avventura, commissario Torrisi!