Orfeo
- Autore: Richard Powers
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2021
Richard Powers è diventato noto anche in Italia soprattutto dopo la pubblicazione de Il sussurro del mondo. Quest’anno ha pubblicato il suo nuovo romanzo intitolato Orfeo, edito La nave di Teseo con la traduzione di Giovanna Granato.
Dal titolo già si ha un’idea della centralità del tema della musica, dell’armonia, grazie al noto personaggio presente nella mitologia greca.
Le aspettative erano alte, soprattutto dopo il grande successo avuto nel 2019, e certamente Powers non le ha deluse.
Il protagonista di Orfeo è un appassionato di chimica (come mostra il suo cimentarsi in esperimenti entro le mura della sua casa) e appassionato di musica che si cimenta nella ricerca delle piccole felicità del mondo, oltre che un pimpante musicista settantreenne di nome Els. Nonostante la vicenda sia ambientata a vent’anni di distanza dalla vicenda delle Torri Gemelle, l’America è ancora molto scossa: nel momento, infatti, in cui una volante arriva a casa di Els, ecco che le attenzioni sono tutte puntate sull’apparato sperimentale che l’uomo cela in casa.
La coprotagonista del racconto è la musica che mediante l’armonia prodotta lega indissolubilmente ogni evento della narrazione; nel romanzo infatti fulcro centrale è il connubio musica-chimica, che secondo Els si trova alla base di ogni cosa nel mondo.
Powers, esaltato dalla critica tra i migliori e più influenti scrittori americani del momento, ripropone la leggerezza della sua narrazione, a cui lega la musicalità della trama. Interessante è l’assenza di capitoli, che in questo modo sono legati tra loro solo dalla musica.
Orfeo
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Un libro perfetto per...
A chi ricerca la base delle cose del mondo e lo fa tramite la musica e la chimica.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Orfeo
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La "leggerezza" della sua narrazione? Sul serio?
Ho amato Il sussurro del mondo tanto quanto trovo insopportabile questo Orfeo, e fin qui, d’accordo, si tratta di gusti personali.
Ma leggerezza proprio no, proprio proprio no. Pronto a scommettere che su 100 lettori di Powel nessuno - vabbè, uno si, forse due - metterebbe la leggerezza fra le caratteristiche della sua scrittura.