Quando vola il falco di Wilbur Smith

Il primo episodio della saga dei Ballantyne è un concentrato di avventura, passione sfrenata per l’Africa nera, cenni storici documentati ed un pizzico di romanticismo. I protagonisti sono due fratelli che partono alla volta del continente nero in cerca del padre di cui non hanno più notizie.
La ragazza, Robyn, è spinta da forti motivi religiosi e missionari e in particolare da un sentimento antischiavista che la accomuna al padre disperso. Per contro il fratello, Zouga, è molto pragmatico ed attaccato ai valori terreni. La sua sarà una rincorsa al potere ed alla ricchezza.

Lo scontro tra i due caratteri opposti è il tema principale del romanzo e il chiaro messaggio che Smith ci vuole trasmettere. Dopo l’estenuante e rocambolesco viaggio in nave verso Città del Capo le strade dei due fratelli si dividono. Robyn seguirà la terribile “via degli schiavi” convinta di poter ritrovare il padre e spinta dal desiderio di lottare contro il fenomeno drammatico ed innaturale.
Zouga si metterà alla ricerca della leggendaria città scomparsa di Monomatapa e delle sue immense ricchezze in oro massiccio. La ricerca lo porterà nel pericoloso e suggestivo territorio abitato dal popolo dei Matabele. Da qui lo spunto di Wilbur Smith di descrivere minuziosamente e con una passione senza pari sia la misteriosa civiltà sia la natura di quei luoghi incantati.
La giovane donna conoscerà l’amore per due uomini molto diversi che si scontreranno in mare in epici duelli. Da una parte lo schiavista americano Mungo, dall’altra l’ufficiale inglese Clinton.
Riuscirà Zouga a soddisfare la sua sete di popolarità e di ricchezza? Si ravvedrà di fronte ai veri valori e problemi della vita? Robyn troverà il padre disperso? Riuscirà a scegliere serenamente tra i due uomini della sua vita, in una scelta difficile e tormentata? Riuscirà a dare un contributo sostanziale nella lotta contro la schiavitù dilagante?

Un romanzo imperdibile per gli appassionati del genere e indispensabile per leggere i successivi episodi della famosa saga coloniale che, al pari del ciclo dei “Courtney”, ha reso famoso il maestro dell’avventura. Navi, vele, marinai, onde gigantesche. Savana, foreste, civiltà scomparse, tesori immensi, popoli africani, uomini incatenati. La magnificenza della natura incontaminata e pericolosa, piante secolari, animali feroci e rari. Sentimenti, passioni sfrenate, diritti dell’uomo e lotta contro le violenze. Sullo sfondo la realtà politica, economica e militare che ci fa conoscere quel mondo coloniale controverso ma per certi versi affascinante e che poco conosciamo.
Il lettore può lasciarsi trasportare in un vero e proprio sogno e si desterà solo all’ultima pagina!