Sulla sedia sbagliata
- Autore: Sara Rattaro
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
“Se il dolore fosse quantificabile in modo oggettivo, sarebbe più facile accettarlo come elemento della nostra vita”
Andrea, Beatrice, Valeria, Barbara, Zoe, Paolo, Francesca, Teresa, Margherita, tutti seduti sulla sedia sbagliata. Ognuno con una storia di sofferenza da raccontare, di sconfitte da superare, di amore da incanalare. Molti io narranti che si raccontano, raccontano le loro relazione, i loro sensi di colpa, le loro debolezze, le loro incapacità. Sulla sedia sbagliata di Sara Rattaro, da poco ripubblicato da Garzanti, è una storia drammatica, intensa, toccante.
Francesca ha un figlio assassino, Andrea; Teresa è una mamma con una figlia vittima di un incidente stradale, Beatrice; Margherita invece è una mamma con una figlia anoressica, Valeria; Zoe è una paziente malata in attesa di un trapianto e Paolo un figlio fragile che ha assassinato una madre forte. A nudo quindi i rapporti famigliari, le apparenze sociali, i drammi esistenziali, mostrati assumendo in ogni capitolo ora un punto di vista, ora un altro.
Inizia Francesca, chirurgo affermato, che ama come solo una madre può amare un figlio, Francesco, un figlio che di fatto non conosce e che così perfetto non è. Francesca andrà a trovarlo in carcere per dodici anni, una volta a settimana, pur di rivederlo ancora, pur di abbracciarlo ancora, meglio assassino di una giovanissima ragazza che morto. Continua Teresa che incontra Francesca il 2 dicembre 1998 in ospedale, sua figlia Beatrice ha avuto un terribile incidente d’auto e mentre lei pietrificata dal dolore acconsente a donare gli organi, Francesca è prelevata dalla polizia e Zoe dializzata da anni ha una speranza, quella di ricevere un rene che le permetterà di avere una vita normale.
Poi è la volta di Margherita, amica di Francesca, lavorano insieme da anni, che parla sempre della figlia Valeria, bella, brava, la prima della classe, ora consumata dall’amore per Paolo.
E infine Paolo, epilettico, con una madre ossessiva e possessiva che in un impeto di rabbia uccide.
Con uno stile impeccabile e coinvolgente, Sara Rattaro con “Sulla sedia sbagliata” dà voce alle donne, alle madri, a quelle che non smetteranno mai di esserlo qualunque cosa succeda ai loro figli e qualunque cosa facciano i loro figli e attraverso loro dà voce così anche agli adolescenti troppo spesso non amati e compresi. Come dentro un confessionale Francesca, Teresa, Margherita e le altre madri descritte ma mai nominate si liberano delle loro rabbie, angosce, paure affermando le loro debolezze e Andrea, Beatrice, Valeria, Paolo, figli/adolescenti, ammettono le loro colpe, responsabilità, denunciando le incomprensioni generazionali.
Sulla sedia sbagliata
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