Tre di Melissa P.

A sette anni di distanza dall’indiscutibile successo editoriale di “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire” (3 milioni di copie vendute in tutto il mondo) Melissa P., al secolo Melissa Panarello, torna in libreria con il suo nuovo attesissimo romanzo erotico “Tre”.

In questi sette anni, la Panarello si è staccata dal genere di romanzo che l’ha resa famosa pubblicando nel 2005 l’autobiografico “L’odore del tuo respiro” e nel 2006 il polemico “In nome dell’amore”.
Anche stavolta non poche sono state, e continuano ad essere, le polemiche che ruotano attorno alla giovane scrittrice, alla sua opera e alla sua opinabile capacità narrativa.
“Tre” narra la storia d’amore (rumors dicono autobiografica) tra Larissa, una poetessa di successo che porta il peso di una madre ingombrante e di un matrimonio finito, Ghunter un particolarissimo allevatore di pappagalli e George un fotografo giramondo.
Il triangolo resta stabile, nonostante Larissa cerchi sempre di trovare un equilibrio tra desiderio e protezione, fino a quando la protagonista non rimane incinta e la dubbia paternità mette in crisi l’affollato rapporto amoroso. Larissa in seguito alla notizia della gravidanza, inoltre, decide di intraprendere un viaggio verso Buenos Aires dove Gaetano, il suo ex marito e altro possibile padre del bambino, si è trasferito.
Alla fine la poetessa deciderà quale sarà l’uomo della della vita usando unicamente l’istinto del suo corpo.
La trama del libro ricorda romanzi di scrittrici erotiche del calibro di Almudena Grandes, che in particolare nel romanzo “Troppo amore” tratta anch’essa di una storia sentimentale tra tre persone, e Alina Reyes.

Nonostante l’indubbia capacità della Panarello di creare trame forse poco credibili ma indubbiamente di interessante lettura, in “Tre” non sono pochi i motivi che possano rendere perplesso il lettore.
I personaggi sono surreali ed eccessive caricature di bohemièns anni 60’, la prosa risulta anch’essa eccessiva e inutilmente ampollosa nell’aggettivazione, il continuo spiegare ogni più piccolo avvenimento con nozioni di astrologia diventa, alla lunga, fastidioso come fastidiose sono le perle di saggezza new age e anticonfomista sparse nel testo.
Melissa P. è cresciuta, indubbiamente, ma la strada è ancora lunga.