Viva più che mai
- Autore: Andrea Vitali
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2016
Bellano, ve lo può dire con certezza il Dottor Andrea Vitali che la frequenta da anni, non è popolata solo di persone rispettabili. Ci sono anche i furbetti, coloro che vivono di espedienti e non perdono occasione per fregare il prossimo. Magari, all’occorrenza, vista la vicinanza al confine, si fanno tentare da qualche innocuo passaggio in nero di merce. Per carità, il Dubbio ci si è trovato dentro suo malgrado, quando ha traghettato sulla Canterina, la sua fedele barca che ha lo stesso nome di sua madre, un cliente distinto e munito di grosso sacco. Lui, dopotutto, è un ingenuotto, incapace di trovare un lavoro decente e sempre in preda all’incertezza: da qui il suo soprannome. Dovrebbe frequentare meno gente come il Riffa: certo, è un normale venditore di scarpe, ma è un po’ troppo sveglio, e pronto a cogliere ogni occasione, anche la meno lecita. Soprattutto con le donne, che sembrano essere il suo principale pensiero e obiettivo.
Adesso ne ha puntata una di un paese vicino, la Valeria, un pezzo di donna che si è trovata per caso davanti alla sua bancarella insieme alla Tina, l’amica molto più ordinaria e tranquilla di lei. Al Riffa ci vuole poco per coinvolgere il Dubbio in un’uscita a quattro: non sa, però, che la Valeria ha solo intenzione di canzonarlo. Dopotutto, lei sta per partire per Londra, dove spera di liberarsi dal giogo paterno e costruirsi un’altra vita.
Altri pensieri hanno i carabinieri: il carabiniere Fantarini si sta allenando per una gara di chioccolo, l’antica arte di riprodurre i versi degli uccelli. La competizione viene presa molto sul serio non solo dal Fantarini stesso, ma anche dai suoi superiori, che sperano in una sua vittoria per dare lustro alla caserma e al paese. E, in caso di laringite, può sempre intervenire il Lonati, il medico tabagista.
Il caso scoppia quando il Dubbio, di rientro da solo dal doppio appuntamento fallimentare, urta, con la sua barca… un cadavere. Il cadavere di una giovane donna sconosciuta. Terrorizzato, corre ad avvisare il Lonati, il quale coinvolge i carabinieri: ma, quando ritornano al lago… il cadavere non c’è. Ma siamo sicuri che il Dubbio l’abbia effettivamente visto, o non se lo sarà solo sognato? Con un soprannome del genere, c’è da aspettarsi di tutto. Eppure, il Dubbio stavolta è sicuro…
Non riuscendo a togliersi di testa quello che ha visto, decide di coinvolgere la Tina. Lei dapprima esita, poi decide di fidarsi di quel ragazzo, e inizia a indagare. Partendo dai ricordi dell’infermiera Maria Teresa Supposta, “un nome un destino”, come si suol dire, arriverà a sbrogliare una matassa che coinvolge anche Valeria, insieme a una ex levatrice che vive sola, ridotta in miseria…
E la matassa che ci presenta il Dottor Andrea Vitali in “Viva più che mai”, stavolta, è particolarmente intricata, tanto che, a calare di poco l’attenzione, si rischia di perderne il filo. Le deduzioni dei vari personaggi vanno avanti a forza di accenni, di sottaciuto, di collegamenti dati solo a intendere, e spesso si fatica a seguire l’azione. L’ultima parte del romanzo è però la più vivace, quella in cui pian piano il quadro si delinea e tutto quello che è indefinito prende forma. Personaggi all’inizio preponderanti si fanno da parte, lasciando il campo a coloro che diventeranno protagonisti, e storie che si volevano sepolte tornano a galla. Un giallo in seppia, dal profumo di antico e con qualche brivido, che conquisterà i lettori più inclini alle storie complicate e misteriose, ma sempre affezionati frequentatori di Bellano.
Viva più che mai
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