La figlia del podestà di Andrea Vitali

Dopo altri romanzi, ambientati tutti nella sua Bellano, Andrea Vitali racconta ancora vicende del suo paese negli anni Trenta. “La figlia del Podestà” ci riporta, già con il titolo, ad una famiglia conosciuta del paese, poiché il Podestà rappresentava il primo cittadino e, a quei tempi, ancor più di oggi, ogni persona in vista era stimata e rispettata ancor più perché, allora, la popolazione viveva in una realtà di minor evoluzione culturale ma portava insito in sé il rispetto verso coloro che ricoprivano cariche nella vita del paese.

Il romanzo si apre e si chiude con le vicende di Renata, la figlia di Agostino Meccia, Podestà di Bellano. La giovane, volitiva e caparbia, si è innamorata di Vittorio Barbieri, il figlio del fornaio. Le famiglie dei due giovani non hanno la stessa levatura culturale e sociale, ma non è solo questo l’impedimento al matrimonio. Esso, infatti, “non s’ha da fare” in seguito ad un passato evento, tenuto segreto, che aveva diviso le due famiglie. A questi fatti, nel romanzo, se ne intrecciano altri, storicamente documentati, come l’istituzione di una linea di idrovolanti turistici sul lago di Como. Ciò avrebbe potuto dar fregio all’opera del Podestà per la sua cittadina, ma, come in ogni altra narrazione di Vitali, qualcosa si interpone ad un finale troppo lieto e il progetto avveniristico della linea di collegamento aereo finisce nelle acque del lago lasciando il Podestà in mezzo a tanti guai. Come e dove recuperare il denaro che era stato necessario a sovvenzionare tale impresa?

La storia si snoda tra inganni di paese e piccoli intrighi che coinvolgono molti personaggi tra cui, oltre a Evangelia, la moglie del Podestà, appaiono la centralinista Dudù, il falso pilota Ofelio, il segretario comunale e altri ancora. Spicca fra tutti l’anziana zia Rosina, una zitella ultraottantenne che aveva vissuto una vita all’insegna dell’indipendenza pur non negandosi qualche storia amorosa che le aveva reso più bella la vita. Sarà lei a consigliare, a muovere alcuni fili di quell’intricata matassa e a far sì che alcuni problemi si risolvano, ma, soprattutto, che i sogni si realizzino.

Questa non è una storia complicata, ma l’abilità di Andrea Vitali sta proprio nel trasformare eventi di paese in una narrazione vivace e piacevole in cui anche i personaggi minori svolgono ruoli essenziali in una commedia dei tempi andati.