20100 di Alex Roggero

20100 è il nuovo romanzo di Alex Roggero, milanese classe 1987, pubblicato il 25 settembre 2024 per la casa editrice Transeuropa.

Sebbene il titolo possa, a primo impatto, far pensare a un libro di fantascienza, non appena si inizia la lettura si comprende come quel numero stia lì in bella mostra per indicare il co-protagonista del romanzo: Milano.
Milano è la città che accompagna il protagonista trentacinquenne Paolo attraverso le luci, i cocktail, le file estenuanti davanti ai locali della movida e la costante presenza della musica, alla ricerca spasmodica di una ragazza, una certa Alice, individuata su Tinder e praticamente persa per un gesto inconsulto sullo schermo del cellulare.
Insieme a suoi tre amici per la pelle, Michele, Ciro e Martina, inizia dunque la caccia, avendo come unici punti di riferimento i locali e la musica che la tanto desiderata Alice ha segnato sul suo profilo Tinder prima di perdersi per sempre nei meandri nel web.

Non pensavo ci fosse ancora qualcuno al mondo che non sapesse come funziona Tinder. Spunta a destra, ti piace, spunta a sinistra, fine della storia. È semplice. E quell’idiota ovviamente aveva appena cliccato verso sinistra.

La scrittura di Roggero è sincopata, nelle pagine sembrano susseguirsi spezzoni di un film ma riescono perfettamente a riprodurre lo stile di vita dei personaggi e le rocambolesche situazioni nelle quali restano immischiati senza averle cercate, ma dalle quali riescono a uscirne arricchiti e, tutto sommato, sorridenti.
Le situazioni sono esilaranti e mettono in rilievo una contemporaneità dove anche l’assurdo e l’inverosimile diventano reale e possibile e dove non ci si stupisce più di niente. Molto particolari e divertenti risultano le descrizioni di alcuni prodotti per e-commerce stranieri che Paolo è costretto a scrivere per sbarcare il lunario: Il Delfino dei Sogni Estivi, un ventilatore dotato di tecnologia USB con una cisterna d’acqua sulla schiena del delfino per rinfrescarsi, il Tapis Roulant per Cani Pigri e il Tostapane Benedetto per colazioni spirituali. Non ho controllato se esistano o meno questi oggetti e mi auguro siano solo frutto della fantasia di Roggero.

Nel romanzo si coglie una latente solitudine e una costante nostalgia per quel trascorrere del tempo che appare un punto fisso di qualsiasi generazione, anche di quelle più giovani, come fosse uno stigma al quale nessuno può esimersi di sottrarsi:

Di colpo venivamo circondati da una schiera infinita di 20enni senza alcun senso. Ci circondano da ogni lato. Non camminano, non ballano, sanno solo quello che non stanno facendo. Sono vestiti di merda. Bevono cocktail di merda. Ascoltano musica di merda. Sembrano buchi neri viventi. Mi manca il fiato.

20100 è, soprattutto, un romanzo divertente scritto con leggerezza ma non per questo leggero, che mette in luce il significato profondo dell’amicizia, il bisogno di vivere e condividere la propria vita insieme ad altre persone e la ruvidezza di un contemporaneo che ci vede costantemente collegati agli altri attraverso il filo nascosto dei social dove possiamo restare catturati e intrappolati in distorsioni della realtà e dove, spesso, si dissolve anche la propria reale identità.
Un libro che consiglio di leggere per la freschezza ma anche e soprattutto per chi non è più giovanissimo e sente il desiderio di avvicinarsi a un quotidiano che, per stile di vita, impegni e abitudini, risulta completamente diverso. Là fuori c’è un mondo ed è corretto leggere romanzi che ce lo facciano scoprire.