5000 Years of Geometry di C. J. Scriba, P. Schreiber

Io mi auguro che questa straordinaria panoramica dei cinquemila anni di storia della Geometria, 5000 Years of Geometry, esca al più presto nella traduzione italiana perché rappresenta una pietra miliare per chi voglia avere un quadro completo dello sviluppo di questa disciplina dai tempi più remoti fino alla nostra epoca.
I due autori, Scriba e Schreiber, presentano la Geometria come una concatenazione di sviluppi del pensiero matematico che hanno segnato non solo la storia culturale della Matematica, ma anche quella dell’architettura, delle arti visive, della filosofia, della scienza e dell’ingegneria.

Attraverso otto intensi capitoli si incontrano i protagonisti di questo eccezionale viaggio culturale e tanti nomi di celebri geometri (come venivano chiamati anticamente e fino al XIX secolo i matematici) echeggiano attraverso i ricordi dei nostri studi liceali, da Pitagora ad Euclide, da Archimede ad Apollonio e così via attraverso i secoli fino all’era contemporanea.
Ma il libro non si limita ad esaminare gli sviluppi della disciplina nell’Occidente, ma ci fornisce tante notizie su come il pensiero geometrico si sia sviluppato in Cina, in Giappone, in India, nei paesi islamici e presso le antiche popolazioni americane. Assistiamo così agli sviluppi e all’evoluzione di questa vetusta disciplina durante il Medio Evo, il Rinascimento fino alla nascita, nel XVII secolo, della geometria analitica ad opera di Fermat e di Descartes.

Nel XVIII secolo i nuovi strumenti del calcolo infinitesimale e grandi matematici come i Bernoulli ed Eulero sviluppano lo studio delle curve e delle superfici, ma è con il XIX secolo che si scoprono altri importanti rami della disciplina e si assiste così alla comparsa della geometria descrittiva, di quella proiettiva, della topologia e delle geometrie non euclidee, che tanta parte avranno nei successivi sviluppi della Fisica. Certo, chi è appassionato di Matematica troverà tutto questo molto interessante perché ripercorrere le tappe della storia della disciplina può anche dare maggiore comprensione degli argomenti studiati. Ma anche chi avverte l’urgenza culturale degli avvenimenti storici, pur non essendo un cultore delle matematiche, può rimanere visibilmente attratto dal libro di Scriba e Schreiber per le considerazioni espresse da questi due studiosi sulla ricaduta dello sviluppo della Geometria in tanti ambiti dell’attività umana, come nelle scienze naturali, nella tecnologia, nell’arte, nella filosofia,e anche in generale nelle scienze informatiche.

Il libro può quindi suscitare interesse in ogni lettore che sia interessato allo sviluppo della storia culturale della nostra specie. D’altra parte chi abbia interessi matematici gradirà molto trovare alla fine di ogni capitolo una serie di problemi da risolvere per testare la propria conoscenza dei contenuti del capitolo.
Una bella Appendice arricchisce il libro di dodici brani originali e una vasta Bibliografia offre suggerimenti di lettura per chi desideri approfondire alcuni dei temi trattati. Ma una caratteristica non meno affascinante del libro è l’insieme delle figure e delle illustrazioni molto belle sia in bianco e nero che a colori che ne impreziosiscono il testo.