A Lisbona con Antonio Tabucchi. Una guida
- Autore: Lorenzo Pini
- Genere: Letteratura di viaggio
- Anno di pubblicazione: 2012
“Alis Ubbo” in fenicio, “Olisipo” in greco antico, “Al-Isbuha” in arabo ed infine “Lisboa” in portoghese: tanti sono i nomi attribuiti a questa poliedrica capitale nel corso della storia ed altrettanti sono i suoi volti. Uno di quei volti, in particolare, è caro a noi italiani: è quello che Antonio Tabucchi ha raccontato nei suoi libri e nelle sue interviste. Come noto, Tabucchi era profondamente innamorato di questa città (amore che, del resto, provava per il Portogallo intero): l’ha vissuta, l’ha abitata e l’ha fatta sua, rendendola unica ed inconfondibile, come le sue opere.
“Lisbona: uno stato di finisterræ e dunque un’esitazione, una situazione non solo geografica ma anche dello stato d’animo”.
“A Lisbona con Antonio Tabucchi”, edito da Giulio Perrone nel 2012, è una guida senza dubbio originale e piacevole che conduce il lettore alla scoperta dei luoghi “tabucchiani” descritti per esempio in “Sostiene Pereira” (Feltrinelli, 1994), “Requiem” (Feltrinelli, 1992), “Il gioco del rovescio” (Il Saggiatore, 1981) e “Anywhere out of the world” (incluso nella raccolta “Piccoli equivoci senza importanza” – Feltrinelli 1985).
La guida è suddivisa in sette capitoli, ognuno dei quali approfondisce un’area o un aspetto particolare della città. Quattro di questi capitoli, più nel dettaglio, rappresentano dei veri e propri percorsi da compiere a piedi o con i mezzi pubblici, dentro e fuori la città: in questo modo il lettore può facilmente individuare i luoghi narrati dallo scrittore scomparso, grazie anche a delle piccole mappe riportate all’inizio di ogni sezione.
Si parte quindi all’inseguimento del taxi di “Requiem”, si accompagna sottobraccio Pereira nel suo routinario tragitto e si osservano i volti dei vecchietti che affollano le panchine ombreggiate nei parchi cittadini, proprio come Tabucchi era solito fare.
“Il tram fa un sussulto e prosegue in salita. E’ la via che il dott. Pereira percorre per tornare a casa dal lavoro […] al numero 22, dove la portiera Pieda lo aspetta all’ingresso”.
Curiosamente in questa guida non sono elencate solamente vie e piazze: si scoprono anche bar, caffetterie, trattorie, pensioni, moli, tram e molto altro. Il tutto accompagnato da fedeli citazioni tratte dai libri di Tabucchi.
“Teatri, caffè, librerie, biblioteche, sono nello Chiado i nuovi spazi a disposizione del cittadino in un’area che si apre intorno alla centrale Rua Garret fra i tavolini all’aperto e le statue di poeti: “Ha dello champagne?” domanda il protagonista di Requiem”.
Lorenzo Pini ci mostra un’insolita capitale lusitana, senza percorrere i classici “tour” per turisti sbadati, facendoci scoprire una città con gli occhi del cuore di chi c’è già stato.
“Ci sono tanti modi i prepararsi ad un viaggio, breve o lungo che sia. E tra questi è incluso anche quello di non partire affatto, e viaggiare solo con la mente”.
A Lisbona con Antonio Tabucchi. Una guida
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