Acque nere di T. Jefferson Parker

Nella collana "Il Giallo Mondadori"

Una vita da favola. Un matrimonio felice, una casa e un lavoro invidiabili, una vita ancora tutta da vivere. Ma come tutti gli idilli, non durano a lungo. La notte del ventottesimo compleanno di Gwen Wildcraft, dopo aver ballato, scherzato e cenato con i propri amici, si trasformerà in una tragedia che sconvolgerà radicalmente e per sempre l’esistenza di molte persone, tra cui quella del marito, un giovane e brillante poliziotto, Archie Wildcraft.
Il silenzio totale, che solo la notte può dare e che culla il sonno della coppia, è rotto da rumori che svegliano Archie e la donna; lui scende in giardino a controllare, lei si rintana in bagno dove Archie le diceva sempre di andare in caso si verificasse una situazione del genere. Quello che successe dopo è solo un inferno sul quale carabinieri e medici legali del luogo lavoreranno per saperne di più. Lei, Gwen, viene trovata uccisa in bagno. Lui, Archie, in giardino con una pallottola in testa, ma ancora vivo. L’agente Merci Rayborn è l’unica che crede nell’ innocenza dell’uomo, che per tutti è l’assassino della moglie, e dovrà faticare non poco per arrivare a scoprire ciò che realmente accadde quella maledetta notte.

L’autore fa percepire in maniera inequivocabile le sensazioni dei personaggi, il dolore per la morte della persona più amata, il desiderio di farsi giustizia da sè, l’apatia e l’indifferenza in cui Archie cade, la difficoltà di riprendere in mano la propria vita, ormai vuota, sterile e incompleta.
Non è facile vivere da un giorno all’altro senza la persona che davanti a Dio avevi giurato di voler avere per sempre accanto, non è facile vivere chiedendosi continuamente chi sarà stato, chi ha ucciso e perché, non è facile andare avanti quando la casa in cui vivi è piena di foto, ricordi, profumi che ti parlano dell’assente, non è semplice guardare al futuro quando tutti ti additano come l’assassino di tua moglie, la persona che quando rideva illuminava il tuo mondo.

La determinazione e la noncuranza per la propria salute portano Archie a fuggire dall’ospedale in cui è ricoverato per cercare da solo tutti gli indizi per incastrare il o i colpevoli; questa ricerca andrà a buon fine poichè il poliziotto, seppur indisposto e con una pallottola nel cranio, identificherà i colpevoli in... non svelo il finale!

Questi passaggi vengono narrati da Parker con uno slancio e una veemenza tali da creare nella mente del lettore l’immagine concreta di ciò che egli legge.
"NON RIUSCIRETE A POSARE QUESTO LIBRO
PRIMA DI AVERLO FINITO".