Adolescenti con il cuore a mille di Nick Luxmoore

Come capire le emozioni dei propri figli

Gli adolescenti sono estremisti: amano, oppure odiano; ai loro occhi un genitore, un insegnante, un partner è il meglio che si possa trovare sulla faccia della terra, oppure è la peggiore persona che sia capitata sulla loro strada.
Questo atteggiamento manicheista è spesso il naturale risultato di una storia individuale che li porta a staccarsi dalle figure genitoriali e a costruirsi un bagaglio emotivo da sfruttare nelle relazioni che vivranno negli anni futuri:

"Le relazioni che stringiamo con i nostri partner nella vita adulta sono inconsciamente influenzati dai rapporti intrattenuti con le nostre madri e, probabilmente, anche con i nostri padri".

E’ però spesso necessario qualcuno che li aiuti non a scegliere, ma a guardare all’altro in un modo meno estremista. Luxmoore, nel ruolo di counselor (una figura specifica nel sistema scolastico anglosassone) ci espone la sua esperienza di lavoro con gli adolescenti: ci racconta la loro voglia di parlare, ma anche di apparire disinteressati nei confronti di qualcosa o qualcuno a cui in realtà tengono; ci porta degli esempi in cui è riuscito a instaurare un rapporto con ragazzi difficili, ma non tace sui casi in cui gli incontri sono stati bruscamente interrotti, tanto per non farci mai dimenticare che gli adolescenti sono imprevedibili e che il legame con loro si basa su un equilibrio instabile.
Eppure gli adolescenti hanno bisogno di confrontarsi: c’è ancora, da parte loro, molta ignoranza e curiosità in campo sessuale, per non parlare della loro incapacità di capire quello che sentono davvero quando sono coinvolti emotivamente.
E’ un libro particolarmente indicato per gli educatori in generale:

"Gli insegnanti sono bravi ad assicurarsi che gli adolescenti sappiano di essere stati cattivi, ma sono meno bravi ad assicurare che il senso di cattiveria non sia rafforzato".

Direi però che questo libro può risultare interessante anche per tutti coloro che, a distanza di anni, ancora si meravigliano di quell’intenso ed estremistico periodo che è stata la loro adolescenza.