Affetti collaterali di Eleonora Molisani

A ciascuno il compito di trasformare le sue ferite in punti di inserimento per le ali. J.W.N. Sullivan.

"Affetti collaterali", ultimo romanzo della brava scrittrice e giornalista Eleonora Molisani, sa emozionare, commuovere con le sue storie capaci di togliere il respiro. Un romanzo con una propria particolarità, vicende singolari, come i suoi personaggi, Scura, Nero e la loro figlia adolescente Enrica, detta Ricola, intorno ai quali ruotano altri protagonisti, il cui destino vorrà unire. Amore, matrimonio, tradimento, colpa, dolore, storie personali e familiari che potrebbero essere narrate da tanti di noi quali Maria, Alfredo o la giovane Elisa.
Affetti indissolubili la cui trama si evolve in una drammaticità di sentimenti ed eventi, devastanti come gli effetti collaterali. Il dramma e la tragedia sono spesso sulla stessa linea di confine e la nostra autrice con grande senso letterario affronta con stile una difficoltà narrativa piena di effetti negativi.

Ogni personaggio narra, in prima persona, i suoi desideri nascosti, le passioni, i ricordi, i piaceri e la propria sofferenza intensa e profonda, il più delle volte senza nessuna speranza di poter uscire indenne dall’inferno nel quale è costretto a vivere. Una trama unica, speciale, proprio come ha dichiarato la scrittrice in un’intervista:

amo la letteratura che scuote le coscienze, che turba e disturba, che non lascia indifferente nel bene o nel male, che lascia dentro di noi un sedimento.

Nero è un ingegnere che ama il suo lavoro e il nuoto. L’acqua avvolge i suoi pensieri a tal punto che sembrano divenire liquidi; è l’unico posto dove non si sente un pesce fuor d’acqua. Sua moglie Scura è una donna molto bella, in carriera, ossessionata dal suo lavoro e complicata. Entrambi fin da ragazzi, affamati di riscatto, avevano avuto la priorità di diventare qualcuno nella vita. Ricola, la loro unica figlia, è un’adolescente che mostra i malesseri della sua età. Non si nutre e non parla con i genitori, che vede inavvicinabili. Una ragazza intelligente cresciuta nella propria solitudine che sa calmare gli eccessi di rabbia del padre e interpretare i silenzi della madre. In una Milano pensierosa, inquieta, veloce e distratta Nero e Scura hanno entrambi relazioni amorose.

Milano col sole è un monumento alla fierezza. Sempre composta, pulita, discreta. Si apre e si mostra piano. Non devi aggredirla, devi scoprirla. È misteriosa, conosce le regole della seduzione.

Nero con Blanca, peruviana, una donna morbida, calda, timida. Nero è l’uomo dolce che cercava. Aveva lasciato la sua terra, la povertà e i libri che amava leggere ma che, le ripeteva il padre, non l’avrebbero portata da nessuna parte, per andare via in un altro continente a cercare lavoro. Manuel, il suo unico figlio, compagno di classe di Ricola, sarebbe cresciuto bene anche senza padre perché lei non si sarebbe mai risparmiata. Scura ha cercato e rivisto dopo molti anni un suo amico di gioventù, dei tempi dell’Università, Grigio, sassofonista e grande amatore, che tra le tante donne che aveva amato non l’aveva più dimenticata, perché sempre pronta a fare le valigie. Una successione di eventi legherà i personaggi in situazioni funesti alle quali non si è preparati. Una storia di silenzi e di cose mai dette. Vicende in apparenza diverse ma con un comune denominatore: il senso di solitudine, i rapporti umani in crisi, l’incomunicabilità familiare, il malessere esistenziale. Un romanzo di grande ed immediato impatto emotivo. Consigliato.