Al servizio di chi mi vuole di Giorgio Scerbanenco

Un agente segreto con un’anima. Ulisse Ursini, un uomo tutto d’un pezzo che vuole rendersi utile. È un parà e viene dal Friuli, crede fermamente nei suoi ideali e non esiterà a mettersi al servizio di chi richiederà i suoi servigi, da qui il titolo del libro di Giorgio Scerbanenco "Al servizio di chi mi vuole" .
Sarà disposto a dare i suoi servigi persino se a richiederli fosse Cuba.
Lo so, sembra una storia assurda, ma così assurdamente plausibile da risultare più vera di tante altre storie che abbiamo sentito o letto.

Attenzione, però: Ulisse non è un mercenario, non si vende al miglior offerente e non farebbe mai nulla che lo porti a tradire le proprie idee.
Semplicemente Ulisse odia rimanere con le mani in mano e, se vede che qualcosa non va, ci mette il cuore, per tentare d’incanalare la cosa nella direzione giusta.
La sua missione? Assaltare un deposito d’armi in Florida. Perché? Beh, questo ve lo spiegherà lui stesso, tra le pagine che comporranno questo romanzo che vuole sembrare ironico ma che sa profondamente di verità…
“Scerbanenco, proprio come il protagonista di questo romanzo, era – al servizio di chi mi vuole –” si legge nella prefazione di Andrea G. Pinketts.

Giorgio Scerbanenco con "Al servizio di chi mi vuole" ci regala uno 007 all’italiana, un agente segreto che forse non sarà sexy come il miglior Connery, però lo surclassa in determinazione, aggiungendo quel pizzico d’ironia nostrana che ci costringerà ad amare il buon Ulisse.
Un libro che scivolerà via senza intoppi, al contrario della missione segreta del nostro agente, una storia che prenderà dopo poche righe e ci farà provare molteplici emozioni. Tutte bellissime.