Aliquipiso: intervista a Stefano Trabucchi
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“Aliquipiso – L’avventura, la guerra, la leggenda nel nord America del 1700” è un romanzo storico scritto da Stefano Trabucchi e pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Robin. Lo scrittore ce lo presenta personalmente...
- In quale epoca è ambientato il romanzo storico “Aliquipiso – L’avventura, la guerra, la leggenda nel nord America del 1700”?
E’ ambientato nel 1755 da gennaio ad inizio luglio nei territori dei grandi laghi americani durante la guerra Franco-indiana che vide confrontarsi le truppe anglo-americane da una parte e le truppe franco-canadesi dall’altra, quest’ultime coadiuvate da molte tribù locali perlopiù di origine algonchina. Il romanzo mette in risalto gli usi e costumi delle popolazioni indigene suddivise in due grandi nazioni: gli algonchini alleati dei francesi e gli irochesi generalmente in sintonia con gli inglesi. Vengono evidenziate la saggezza dei pellerossa delle foreste, le credenze, i miti e le leggende che aleggiano, si ripropongono e si attualizzano fino ai giorni nostri come quella della squaw coraggiosa: Aliquipiso. Un affresco della natura ancora incontaminata e sconosciuta, dai paesaggi mozzafiato, che vanno dal rigido inverno innevato e ghiacciato, alla coloratissima primavera, alla rigogliosa, calda ed impolverata estate. Ed ancora, le speranze e le difficoltà dei coloni e dei soldati piombati dalla “moderna” Europa in un territorio magnifico ma pieno di insidie.
- Ci racconti brevemente la trama...
La storia tratta in particolare dei preparativi allo scoppio del conflitto, le tensioni conseguenti e descrive minuziosamente la prima battaglia svoltasi sul fiume Monongahela che vide vittoriose le truppe francesi. Gli inglesi decisero di attaccare Fort Duquesne fatto costruire nell’odierna Pittsburgh in Pennsylvania da parte del governatore della Nouvelle France. Il sette luglio l’esercito inglese del generale Braddock attraversò il fiume Monongahela e si spinse fino a poche miglia dal presidio ma fu attaccata e travolta nei boschi dalle forze franco-indiane inferiori per numero ma esperte di tattiche di guerriglia e soprattutto conoscitrici della foresta. Il generale Braddock, abituato alle battaglie europee in campo aperto, ritenendo disonorevole ogni tipo di tattica diversa, andò incontro ad una delle più grandi catastrofi della storia. Come prerogativa del romanzo storico, alle vicende reali se ne aggiungono altre di pura fantasia ed in particolare le avventure di quattro giovani ragazzi. Da una parte della barricata un fiero cacciatore algonchino ed un gesuita francese, dall’altra una nobile fanciulla irochese ed un capitano delle giubbe rosse inglesi. Quattro ragazzi di razze, nazioni e lingue diverse, accumunati dallo stesso destino. Il conflitto invece di dividerli li unirà indissolubilmente facendo germogliare tra loro l’amicizia fraterna e l’amore. Daranno un piccolo ma sostanziale contributo alla nascita di un novo mondo in cui popoli diversi vivranno insieme, in serenità, nonostante le peculiarità.
- Cosa devono aspettarsi i lettori dal suo libro?
Il racconto permette un tuffo nella storia, in un’ambientazione affascinante e ci permette di toccare con mano e di rivivere l’epopea della colonizzazione, del contatto tra civiltà così diverse ma in fondo così simili che generarono, non senza difficoltà, il nuovo mondo che oggi conosciamo. Leggendolo, si respira l’aria della novità e del mistero che certamente avvolse i nuovi arrivati.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Aliquipiso: intervista a Stefano Trabucchi
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