Alla luce del mattino
- Autore: Ann Moore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2019
“Alla luce del mattino” (Superbeat 2019, titolo originale "Til Morning Light", traduzione di Chiara Brovelli) di Ann Moore è il terzo volume, dopo “Terra perduta” (Superbeat 2016) e “Addio all’Irlanda” (Superbeat 2017) di una monumentale ed epica trilogia dedicata all’Irlanda moderna e alla diaspora dei suoi abitanti redatta dalla scrittrice britannica, laureata in Inglese presso la Western University di Washington.
Centinaia di vascelli dalle vele quadrate, alla deriva con lo scafo inclinato sull’acqua, popolavano la Baia di San Francisco.
Autunno 1852. Gracelin O’Malley, giovane donna irlandese di venticinque anni, si trovava all’alba al porto della città californiana, insieme al figlio Jack di quattro anni, scrutando la baia alla ricerca degli alberi maestosi della nave Eliza J. Era buio, quando madre e figli, Jack e la primogenita Mary Kate, erano arrivati la sera prima, ed era buio anche adesso, ma Gracelin aveva scritto le indicazioni per raggiungere l’abitazione del capitano della nave Peter Reinders. Il maggiordomo del capitano, dall’espressione corrucciata nel vedere una inzaccherata Grace dal cappello malconcio, i mocassini di pelle sporchi, il viso spellato e bruciato dal sole, e il cencioso bambino che le stava accanto, le aveva rivelato che Mr Reinders si trovava “A Panama City, signora”. Quindi, la donna gli aveva lasciato un messaggio:
Rimarremo in città fino al tuo ritorno… farò sapere al tuo domestico dove alloggiamo. Ti prego, vieni non appena ti sarà possibile.
Però l’indomita irlandese, pur sfinita, sapeva che non poteva arrendersi. Infatti, negli ultimi quattro mesi i piedi di Gracelin avevano percorso oltre tremila chilometri. Circa cinque anni prima, Grace e Mary Kate avevano lasciato l’Irlanda tormentata dalla carestia, affrontato una traversata lunga e ardua per poi raggiungere New York. Di seguito la piccola famiglia era stata costretta ad andarsene di nuovo a causa di un incendio, madre e figlia si erano trasferite a Boston dove si erano scontrate con la dura realtà del luogo. Altre peregrinazioni prima di giungere nella Golden City dove Grace sperava di ricongiungersi presto con Peter, uomo sincero e onesto, che l’aveva chiesta in moglie.
Nel Grande Paese dove tutto è possibile, a costo di gravosi sacrifici e duro lavoro, Gracelin si sarebbe rimboccata le maniche per procacciare cibo per sé e per i suoi figli allo scopo di garantire a tutti loro un avvenire migliore.
Il capitolo conclusivo della saga irlandese commuove e affascina grazie a una incalzante narrazione che fonde speranza, tragedia e riscatto. L’intensa figura di Gracelin O’Malley incarna una vasta marea di emigranti dai diversi accenti che lotta affinché i propri desideri e sogni si possano un giorno realizzare.
Grace sentì un nodo stringerle la gola, e si domandò se fosse destinata a combattere le lacrime fino alla fine dei suoi giorni.
Alla luce del mattino (Gracelin O’Malley Vol. 3)
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