Andare a scuola a Hollywood. High school, college e altri disastri dell’educazione sul piccolo e grande schermo
- Autore: Massimo Benvegnù e Mattia Bertoldi
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Uscito a fine maggio in tutte le librerie Andare a scuola a Hollywood (Las Vegas Edizioni, 2021) è un sorprendente, ingegnoso e ironico saggio, un autentico inno alla vita giovanile di qualche tempo fa quando da spettatori guardavamo con meraviglia e affascinati le storie cinematografiche ambientate nel mondo della scuola con interpreti giovani divi americani degli anni Ottanta e Novanta. Un ricercato e accurato elenco, unico nel suo genere, di serie televisive, di film indimenticabili e di telefilm spensierati e leggeri al limite della seriosità, che hanno reso irresistibili e intriganti nella nostra immaginazione le High School e i College made in USA.
Chi di noi non ha desiderato poter essere uno di quei studenti, entrare a far parte di un college americano e vivere la vita così come la guardavamo nei loro movies?
Massimo Benvegnù, padovano, è un critico e programmatore cinematografico, ha scritto per numerose testate giornalistiche in Italia e all’estero e collaborato con diversi festival e istituzioni culturali tra cui la Biennale di Venezia e il Festival di Locarno.
Mattia Bertoldi, nato a Lugano, è presidente dell’Associazione svizzera degli scrittori di lingua italiana e ha pubblicato dal 2012 diversi romanzi. Il confronto con le nostre scuole superiori diviene inevitabile ed è certo inadeguato, dedicate ad Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Enrico Fermi, contro le loro con stemmi, mascotte e confraternite; ubicate come sono in vecchi palazzi dell’Ottocento nei centri storici delle città, spesso mancanti di palestre, di aule per laboratori e soprattutto del verde dei parchi americani che tanto fanno sognare. Una battaglia impari! Campi di basket e football con le adoranti cheerleader; le grandi mense, indimenticabile il ricordo di John Belushi in Animal House che si ingozza di cibo; viali alberati, biblioteche, qui corre alla mente Beautiful Mind dell’Università di Princeton; per non parlare degli insegnanti, come il professore Keating in L’attimo fuggente interpretato dal memorabile Robin Williams!
“Dov’erano i campi da football americano, affollati da aspiranti campioni e cheerleader? Noi ce l’avevamo un’idea di cosa dovesse essere la scuola, ma era sempre quella sbagliata.“
L’High School a stelle e strisce che incanta e fa sognare, e che ha accompagnato la crescita di alcuni di noi, è un percorso scolastico di passaggio tra il mondo adolescenziale e la maggiore età, durante il quale i giovani americani scelgono le materie di studio oltre quelle fondamentali, sono invogliati e consigliati dal consulente scolastico, the counselor; vengono reclutati come atleti per meriti, non sostengono l’esame di maturità, festeggiano con i balli di fine anno e le cerimonie del diploma con indosso toga e tocco in testa. Materie e discipline improbabili come lo spelling e le cheerleader, scienze e teatro, economia e atletica, in una settimana scolastica che va dal lunedì al venerdì.
Nel loro saggio Benvegnù e Bertoldi ci accompagnano in un percorso cinematografico suggestivo tra le High School e i College, tra sfilze di armadietti e bus gialli, che abbiamo conosciuto nei film Genio Ribelle, Scoprendo Forrester, Voglia di vincere, e nelle serie televisive Dawson’s Creek, Beverly Hills, The O.C., fino alla The Big Bang Theory, la rivincita dei nerd. Movies che ci hanno fanno divertire, commuovere, sognare e anche riflettere.
"Cosa ha causato questo boom di film e serie tv d’ambientazione scolastica degli anni Ottanta, Novanta e oltre?"
Un confronto di culture, per i nostri autori, da individuare inizialmente in tre successi cinematografici a partire dagli anni Settanta, il musical Grease, The Wall di Alan Parker e Animal House di John Landis. Fattori quali la nostalgia, la ribellione e la musica, dai Sex Pistols, ai Ramones, ai Pearl Jam ai Nirvana, hanno contribuito alla nascita di una comunità di appassionati per modelli televisivi che catturavano l’attenzione non solo per il sistema di vita e scolastico, ma anche per le problematiche giovanili affrontate.
“La familiarità che ognuno di noi trova in queste pagine è la dimostrazione di un semplice fatto: l’immaginario collettivo di chi è cresciuto nell’ultima metà di secolo è intriso di cultura pop statunitense."
E infine come non ricordare Francesco Guccini e il racconto nei suoi concerti di Sulla strada di Kerouac, è molto bello letto in italiano con i nomi americani:
"Quella sera partimmo John, Dean ed io sulla vecchia Pontiac del ’55 del padre di Dean e facemmo tutta una tirata da Omaha a Tucson";
E poi lo traduci in italiano, e in italiano dici
"Quella sera partimmo sulla vecchia Fiat 1100 del babbo di Giuseppe e facemmo tutta una tirata da Piumazzo a Sant’Anna Pelago".
Non è la stessa cosa, gli americani ci fregano con la lingua!
Andare a scuola a Hollywood è una lettura interessante, piacevolissima e non solo per gli amanti del cinema, offre molteplici approfondimenti ed è ricca di spunti di riflessione. Consigliato!
Andare a scuola a Hollywood. High school, college e altri disastri dell’educazione sul piccolo e grande schermo
Amazon.it: 13,29 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Andare a scuola a Hollywood. High school, college e altri disastri dell’educazione sul piccolo e grande schermo
Lascia il tuo commento