Ascoltando la sua voce di Alice Sperini

Una volta le storie si raccontavano seduti davanti al fuoco di un caminetto. Oggi si leggono su Facebook o attraverso un PDF sull’IPad.
E’ un piacevole ritorno al passato quindi, quello proposto da questo libro, che proprio davanti ad un camino acceso inizia la sua digressione: il racconto di un nonno alla nipotina di appena sei anni.
Un doppio piacevole ritorno al passato, direi, perché nel gioco dell’identificazione del lettore con chi ascolta, quell’essere di appena sei anni siamo noi. Noi con tutte le nostre curiosità, le ingenuità, ma soprattutto la voglia di capire la vita che ci aspetta.

Non pensate però ad una fiaba natalizia sul modello di quelle di Mark Twain. La storia raccontata da nonno Leo, proprio qualche giorno prima la sua dipartita dal mondo terreno, è quella di un grande amore, ma anche la denuncia terribile di una storia di ordinaria follia adolescenziale.
E qui la forza del romanzo di Alice Sperini, che ci porta in un mondo in cui i bambini hanno già in essere tutte le caratteristiche che da uomini ne faranno delle brave persone o dei delinquenti. Un piccolo mondo, come quello de “I ragazzi della via Pal” o di “Oliver Twist”, poetico e spietato al tempo stesso.

Originale anche lo sviluppo del libro, che denuncia con forza i soprusi che avvengono in un mondo (the dark side of the earth, mi verrebbe da definirlo), in cui la vita di una donna non ha alcun valore; oggetto che si può comprare o vendere, come un animale da traino, senza che la propria volontà abbia il minimo peso.
Un romanzo che appassiona, coinvolge, emoziona, sorprende, trasmette brividi, perché, purtroppo, non è solo frutto della fantasia.