Aspettami fino all’ultima pagina
- Autore: Sofía Rhei
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2017
Non accenna a diminuire la moda letteraria di romanzi che parlano di libri come strumenti terapeutici per ogni tipo di malattia; dopo i vari esempi di scrittori italiani, francesi, inglesi che si sono recentemente cimentati nel genere, ecco la giovane autrice madrilena Sofía Rhei, già nota per aver pubblicato libri per giovani, cimentarsi in “Aspettami fino all’ultima pagina”, un romanzo per adulti a cui resta però l’impronta della fiaba, tanta è la dimestichezza che l’autrice mostra per i classici del genere fiabesco che nel libro ricorrono: Grimm, Perrault, Madame d’Aulnoy, Suzanne de Villeneuve… e ancora Cenerentola, Pelle d’Asino, La Bella e la Bestia.
Tutto il repertorio della grande tradizione fiabesca europea sembra accompagnare il contemporaneo romanzo d’amore che ha per protagonista le bella e non più giovanissima Silvia Patino, spagnola di nascita ma parigina d’adozione, inserita nel lavoro, proprietaria di un delizioso appartamento, innamorata perdutamente di Alain, fascinoso giornalista con bisbetica moglie italiana, Giulia, gelosa e possessiva: lui promette di lasciarla per unirsi a Silvia, ma non lo fa mai. Silvia soffre le pene d’amore, delusa da Alain ma incapace di lasciarlo, anche se sa di essere manipolata, trattata come un oggetto, nascosta agli occhi di tutti, sostanzialmente non rispettata. L’amica del cuore di Silvia, la pragmatica Isabel, le suggerisce una cura drastica per guarire dal mal d’amore, fornendole il numero di un terapeuta che cura i suoi pazienti suggerendo libri appropriati.
Monsieur O’Flahertie ha un magnifico studio dalle pareti ricoperte di libri in una stanza di una hotel di lusso a Saint Gérmain, è un vecchio signore che accoglie con calore la giovane paziente, suggerendole libri, atteggiamenti, riflessioni, proponendole letture coinvolgenti e mettendo Silvia nella condizione di sentirsi a casa, protetta, compresa, stimolata. Il racconto alterna parti concrete, quotidiane, giornate di lavoro, incontri con amiche, difficoltà del vivere, con altre parti fatte di sogni, immagini fiabesche, sensazioni impalpabili, fantasmatiche. Al di là della storia di un amore contrastato, nel complesso non troppo originale, nelle ultime pagine “Aspettami fino all’ultima pagina” sembra decollare, riservando ad esse le riflessioni più interessanti e lo spunto più creativo, rivelando la ragione stessa del libro. Mentre Silvia chiede con apprensione al suo misterioso terapeuta il significato profondo dell’amore per i libri
“Con i libri, a volte, ho la sensazione di andare in cerca di qualcosa a cui non riesco ad arrivare. Vorrei tanto che mi offrissero una risposta definitiva, una verità a cui appigliarmi, ma spesso non fanno altro che suscitarmi altre domande”
Ecco che la risposta non potrebbe essere più autorevole e convincente:
“Ciò che io chiamo ‘l’isola dell’ultima pagina’. Quante volte dubitiamo prima di sapere se riusciremo a calarci completamente in un libro, se riusciremo ad affidarci alle sue pagine fino al punto di riversare tutti noi stessi nella lettura. In rare occasioni succede che, terminando di leggere un libro, avvertiamo di essere stati condotti verso un punto a cui avevamo bisogno di arrivare. E succede solo quando le pagine sono state poco più che un pretesto per trovare un luogo luminoso dentro noi stessi”.
Non rivelo a chi Sofía Rhei metta in bocca queste parole così sincere ed evocative di sensazioni profonde legate al piacere di leggere: arrivate alle ultime pagine di “Aspettami fino all’ultima pagina” per svelare il mistero, pieno di fascino e di sorprese, una sorta di epifania.
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