Aveva ragione Oriana di Chiara Giannini

Aveva ragione Oriana di Chiara Giannini (Historica Giubilei Regnani, Roma 2024, pp. 164) ha come sottotitolo “Perché l’immigrazione illegale è un pericolo per l’Italia” e prefazione di Magdi Cristiano Allam.

«In poco più un ventennio sono arrivati sulle coste italiane oltre un milione e mezzo di migranti, molti dei quali non sono riusciti a integrarsi, trovare lavoro, adeguarsi alle leggi e ai costumi italiani […]» (dalla seconda di copertina).

Partendo da quanto sopra riportato, Chiara Giannini, inviata di guerra e giornalista d’assalto, che ama da sempre dire o scrivere la verità, con codesto saggio quasi ci prende per mano e analizza al meglio tutte le situazioni che l’immigrazione clandestina ha portato in Italia e in Europa.

Il saggio parte da un capitolo a carattere storico in cui viene ricordato l’assalto alle Torri Gemelle di New York del giorno 11 settembre 2001, che praticamente è l’inizio della situazione attuale in quanto l’Occidente, o quello che resta (come scrive il prof. Franco Cardini), scoprì che il nemico lo aveva in casa.
L’eliminazione di Gheddafi, nel 2011, è un ulteriore inizio della migrazione di queste genti, che non scappano assolutamente dalle guerre, ma vogliono venire in Europa ad imporci il loro credo islamico (togliere il crocefisso dalle scuole o cambiare nome al Natale, alcuni esempi). Sicuramente Gheddafi era una garanzia di pace, di equilibrio, che purtroppo hanno voluto togliere di mezzo nel peggior dei modi.
Ed ecco che sorgono i c. d. “trafficanti di esseri umani” che, per denaro, portano i migranti fino alle nostre coste, e precisamente a Lampedusa. Ci pensano poi le “ONG”, simboli di una certa parte politica, a concludere le operazioni di trasbordo.

Il saggio della Giannini, che pone in evidenza quanto Oriana Fallaci aveva limpidamente previsto anni or sono, è un’analisi precisa, documentata, su quanto sta accadendo nel Mediterraneo e quanto la Sinistra Italiana continua a considerare queste persone “migranti” che invece non lo sono affatto.
In tutta questa situazione l’Europa è totalmente assente (Europa che fu cristiana e sovranazionale, che sconfisse gli infedeli a Lepanto nel 1571 ed a Vienna nel 1683).
Questi barconi devono approdare a Lampedusa eppoi nessun paese europeo li accoglie.
Quando Matteo Salvini, da Ministro dell’Interno, tentò per diversi giorni di non far approdare queste navi delle “ONG” fu denunciato per aver difeso i confini italiani e tuttora è a processo.

«Le cronache sono piene di episodi che vedono gli immigrati irregolari al centro di atti criminali e la loro presenza è diventata un problema di sicurezza nazionale.» (sempre dalla seconda di copertina).

Questi migranti non fuggono assolutamente da conflitti. Ma se ciò viene sostenuto si viene tacciati di impopolarità, di razzismo, ma soprattutto si è cattivi, in questa Italia (a cui Dante oltre sette secoli fa, nel Canto VI del Purgatorio, lanciò una durissima invettiva) che fa paura se sei patriota, se ami il Paese e soprattutto il Tricolore al posto della bandiera della pace.

Chiara Giannini racconta quanto sta accadendo, poiché ha visitato e vissuto in prima persona questo esodo biblico del XXI secolo e da grande giornalista ha avuto il coraggio di pubblicarlo e documentarlo. In uno stile giornalistico, di una cronista amante di scrivere solo la verità, analizza, e bene tutti gli aspetti di questa situazione che viviamo.
Giustamente conclude:

«Gli spostamenti di esseri umani ci sono sempre stati, ma la differenza, in questo caso, la fanno due termini: migrazione e invasione. Ecco, noi stiamo vivendo la seconda e la storia (“magistra vitae” n. d. r.) ci insegna che, quando siamo stati invasi, ci abbiamo sempre rimesso. Ora lo avete capito che aveva ragione Oriana?».