Avviso di chiamata di Delia Ephron

La casa editrice Fazi propone per il mese di giugno la pubblicazione del besteseller di Delia Ephron “Avviso di chiamata” già un successo oltreoceano tanto da aver dato spunto all’omonimo film.
“Avviso di chiamata” è la storia di tre sorelle: Eve, prima mamma, poi donna in carriera, Georgia, assai realizzata perché direttore di una rivista femminile che porta il suo nome e Maddy, attrice televisiva . Con un padre morente in aggiunta a molti altri problemi, Eve è costretta a prendersi cura di lui, poiché le altre sono impegnate per svariati motivi.
Non è la prima volta in cui Eve si occupa del padre: Lou Mozell aveva cominciato a vacillare psicologicamente già molti anni prima, quando la moglie lo aveva lasciato per diventare la compagna di un uomo assai diverso da lui. Con il divorzio, tutta la fragilità dell’uomo viene a galla: saranno le figlie, Eve in particolare, ad occuparsi di lui e spesso a doverlo affidare agli interventi medici di case di cure psichiatriche.

Le tre sorelle, poco più che adolescenti al momento del divorzio, maturano e si fanno strada in maniera autonoma, senza un padre e una madre che le accompagnino nel loro sbocco nella vita sociale. Mantengono stretti contatti tra loro spesso telefonicamente e da qui scaturisce il titolo “Avviso di chiamata”. Sembra che Eve necessiti sempre del telefono i cui fili reali sono anche la metafora che permette a lei e alla famiglia di essere in stretto contatto.

Quando partii per l’Università, i miei genitori mi accompagnarono in aeroporto. - Ciao mamma, ciao papà, mi mancherete-
Durante i miei primi anni di università mia madre non mi chiamò mai. Ma mio padre sì.

Maddy venne al telefono. Papà è in overdose. Non so cos’ha preso. Devi chiamare la polizia e andare subito a casa...

Così diventano donne le tre sorelle Mozell, con un padre che non può far loro da spalla, perché, incapace di reagire al divorzio, si lascia andare all’alcol e ai farmaci.
La vicenda è sapientemente raccontata da Delia Ephron, che sa intercalare momenti drammatici con altri decisamente più lievi e piacevoli.
Il romanzo si rivela un vero ritratto familiare e sfocia nel momento più grave della vita di Lou. Sono passati quasi vent’anni, le tre sorelle sono donne realizzate e l’uomo ha un ultimo gravissimo tracollo. La malattia se lo sta portando via, ma l’affetto incondizionato riunisce le tre sorelle al suo capezzale. A unirle non è solo un senso del dovere da brave figlie: è affetto vero che in tanti anni le ha fatte riunire, allontanare e poi ritrovarsi nuovamente. Quelle telefonate, a volte rifiutate, a volte interminabili sono state il trait d’union della famiglia le cui vicende si rivelano assai comuni a tanti ma decisamente e incomparabilmente descritte da Delia Ephron.