Baglioni - Morandi: due capitani coraggiosi
- Autore: Paolo Jachia, Francesco Paracchini
- Genere: Musica
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
Ci sono dischi e Dischi di Baglioni. Sui primi ho spesso satireggiato: in anni post-furoreggianti tentavo di sdoganare il “messaggio” dentro le canzoni, e i sentimentalismi baglioniani non mi aiutavano nell’impresa, suonando oggettivamente zuccherosi, non solo, ritengo, per il sottoscritto. L’andazzo è stato questo fino a “Strada facendo”, il 33 giri dove Baglioni ha cominciato a dimostrare chi era, a scrivere e a cantare come dio comanda, a sperimentare, azzardare, giocare col lessico. Il tempo, delle volte, sa cambiare in meglio, compresi quelli che cantano e scrivono nei/di dischi. Vi dico subito che i miei trascorsi pubblicistici con Gianni Morandi sono stati, invece, inesistenti. A dispetto dei freschi (tutto sommato) riconoscimenti del Tenco (il Club, quello delle Targhe per la canzone d’autore) non ho mai scritto sul suo conto, convinto come sono che sappia fare (bene) un altro mestiere: quello di cantare, tout court. Resto convinto che i cantautori “veri” siano un’altra cosa: c’erano una volta e adesso (quasi) non ci sono più. Ci sono piuttosto Baglioni & Morandi capitani coraggiosi in tour. E ci sono altri due capitani coraggiosi della penna musicale - Paolo Jachia e Francesco Paracchini - che sull’onda dell’evento dedicano loro un bel libro. Si intitola (appunto) “Baglioni-Morandi: due capitani coraggiosi” ed esce per Azzurra Publishing, 2015: 144 pagine che vi consiglio caldamente, in quanto lontanissime dallo spot pedissequo in favore dei due. Come si legge in taglio basso sulla copertina, sono “31 canzoni per un concerto”, una sorta di scaletta ideale, ideata e pensata dagli autori, in anticipo su quella vera e cangiante allestita da Morandi & Baglioni per i concerti. E dunque il libro è anche un pretesto per introdurre al punto dei cinquant’anni discografici di entrambi, un insieme volutamente disorganico e trasversale di tracce di storia e di storia musicale, redatte con la puntualità di due critici che sanno di cosa scrivono quando scrivono. Tra le pagine si incrociano così “Occhi di ragazza” e “Signora Lia”, il primo Baglioni e l’ultimo Morandi, “Questo piccolo grande amore” e “Banane e lamponi”, “Mille giorni di te e di me” e “Uno su mille” (ce la fa), prese in esame con diverse divagazioni, utili a restituire il nocciolo espressivo di due fra gli artisti più eminenti dell’immaginario pop di ieri e di oggi. E dunque toglietevi dalla testa i cattivi pensieri: “Baglioni-Morandi: due capitani coraggiosi” non è un instant-book pensato e scritto in funzione del sodalizio mainstream, piuttosto un saggio ben congegnato, apprezzabile soprattutto per l’approccio critico. Viene a costare anche un’inezia: nemmeno 8 euro.
Baglioni e Morandi. Due capitani coraggiosi. Racconti di un'avventura cantata
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Io ritengo Baglioni un grande compositore di canzoni, sin dall’inizio. I sentimentalismi sono inesistenti, mentre casomai il Baglioni anni ’70 è più marcatamente romantico rispetto al successivo. Il rinnovamento peraltro era già arrivato 4 anni prima con Solo, album splendido e coraggioso, in cui varie forme di solitudine vengono prese in esame e calate in un immaginario musicale altamente ispirato. Per comprendere e apprezzare la trilogia anni ’90 - o anche il recente ConVoi- è necessario ascoltare conoscere imparare ad apprezzare la produzione anni ’70. Il pregiudizio purtroppo con Claudio, specie tra i maschi, è forte e ottuso. Il discorso sarebbe lungo, ma mi limito a dire che la sciagurata critica nostrana è troppo concentrata sui testi, più o meno consapevolmente per compensare/mascherare l’ignoranza in ambito squisitamente musicale. Claudio Baglioni è un compositore, e QPGA Amore Bello E Tu Sabato Pomeriggio non sono inferiori, musicalmente, ai capolavori degli anni ’80 e ’90.
Vivo suggerimento : ascoltare gli interi album della prima decade baglioniana, contenenti moltissime piccole grandi perle di stampo romantico-crepuscolare.
Santino Sardo da Trieste