Balene di Barbara Cappi e Grazia Giardiello

Balene. Una storia d’amore, vertigini, miracoli. E balene (Giunti Editore, 2020) è il romanzo scritto a quattro mani dalla milanese di nascita e formazione Barbara Cappi, romana per scelta da quasi quindici anni, e da Grazia Giardiello, milanese prestata a Roma. Barbara Cappi da tre decenni è autrice di programmi di intrattenimento super pop, mentre Grazia Giardiello è sceneggiatrice, autrice teatrale, ghost writer, insegnante di serialità televisiva presso la Scuola Civica di Cinema e Televisione Luchino Visconti di Milano.

“Sono le sette del mattino e Evelina sta già passando l’aspirapolvere sul parquet del suo appartamento”.

La signora Evelina Maggi, sessantatré anni, correttrice di bozze presso una casa editrice, aveva aperto le finestre per cambiare aria, e la luce che entrava era effervescente come solo all’inizio di marzo. Evelina pensava già all’estate che stava arrivando e di conseguenza era venuto il momento di recuperare nel ripostiglio i suoi sandali rosa cipria di pelle tacco sette. Quei sandali le erano stati regalati dallo “sposatissimo” Sergio quattordici anni prima, durante la loro prima fuga d’amore a Cannes. A quel tempo Evelina si era sentita come un’adolescente alla prima cotta.

“Erano stati giorni splendidi, incoronati dal primo sole, pieni di parole e di baci”.

La donna stava preparando la sua casa in vista dell’arrivo di una coppia di australiani. Infatti, Evelina affittava la stanza con bagno annesso del figlio Emanuele come bed and breakfast. Dal terrazzo del suo appartamento all’ultimo piano si vedeva Castel Sant’Angelo. Da un po’ di tempo Evelina soffriva di vertigini e quel pomeriggio era in programma di fare la risonanza magnetica alla testa. Però ora la donna non ci voleva pensare, perché stava per arrivare la nipotina Zina di cinque anni. La nonna e la bambina leggevano insieme un libro illustrato, che Evelina aveva ricevuto in dono dal nonno da piccina. La piccola Evelina passava i pomeriggi a sfogliare il volume incantandosi davanti alle balene.

“Quanto le piacevano quei giganti del mare, quei mastodontici pesci!”.

Evelina non poteva immaginare che finalmente avrebbe visto i suoi amati cetacei dal vivo.
Una narrazione godibile e piacevole che invita, specialmente i non più giovani, a farsi ancora colpire dalla freccia intrigante di Cupido. L’amore a volte arriva quando meno ce lo aspettiamo: sta a noi accoglierlo e custodirlo nel nostro cuore.

“Indovina se ti riesce! La balena non è un pesce, il pipistrello non è un uccello; e certa gente, chissà perché, pare umana e non lo è”. Gianni Rodari.