Baliva
- Autore: Marisa Provenzano
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2011
Baliva è il nome di una bambina proveniente da un mondo lontano, una delle tante che, sbarcate nel mare di Calabria, sola, spaurita, si trova per le strade di Badolato. Gli abitanti del piccolo borgo sono abituati a vedere tanti profughi e l’abitudine e un po’ di diffidenza li lasciano piuttosto indifferenti Scrive l’autrice nella nota introduttiva del romanzo:
“Baliva è l’altro, il diverso che crea la ‘paura’ di perdere i propri spazi, il timore che ciò che ci appartiene o che consideriamo nostro possa essere messo in discussione”.
Dal disinteresse generale si differenzia l’animo nobile di uno scrittore che sta cercando, nella quiete del paese, l’ambiente per concentrarsi nel suo lavoro. La bambina non parla e veste poveri stracci; nel paese nessuno conosce la sua provenienza, sembra un piccolo essere senza tracce, senza storia, ma i suoi grandi occhi scuri incontrano lo scrittore solitario e lo rapiscono. È un uomo serio, semplice, intellettuale senza spocchia, che ama la tranquillità e nel cui cuore albergano solo buoni sentimenti, talmente perfetto da risultare quasi un alieno in questa società moderna. Il suo cuore è solitario ma non arido, la sua vita è semplice ma animata dal ricordo di un amore spezzato da un terribile incidente. Intorno allo scrittore ruotano tante brave persone accorse alla sua richiesta di solidarietà e l’accoglienza alla piccola sconosciuta diventa un fatto reale. In pochi mesi la bambina impara l’italiano e segue volentieri il suo salvatore, che diventerà suo padre adottivo. Sarà un percorso di crescita sereno costellato di successi. I ricordi restano abbastanza lontani per non oscurare la solarità conquistata. È una storia di buoni sentimenti, dove gli scafisti, la miseria, la cattiveria, sono appena accennati, un raccolto dolce, piacevole, “per bene”. Il racconto, di un centinaio di pagine, è risultato tra i finalisti del Concorso Nazionale “Parole nel Vento” del 2010.
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